La Roma viene da un’ottima gara contro il Chelsea.
Obiettivo di Di Francesco è quello di proseguire sulla ottima prestazione.
Con la stessa mentalità, per far crescere la squadra e allinearla alle sue idee.
Un 4-3-3 con Nainggolan proposto come terza punta, o meglio trequartista che svaria dalla metà campo in su. Per il resto El Sharawi affianca da vicino Dzeko, il terminale offensivo.
Spazio al giovane Pellegrini, in sostituzione di Perotti, fuori così come Defrel.
Mihajlovic ha, invece, il compito di ridare grinta e forza ad un gruppo uscito un po’ ridimensionato dal pareggio in casa del Crotone.
Schiera in campo una formazione a trazione anteriore dato che nella formazione di partenza sono presenti Niang, Liajic, Iago Falque e Sadiq. Quest’ultimo è un giovane proveniente dalla primavera giallorossa.
La partita è subito presa in mano dalla Roma, con il possesso palla, ma anche con il gioco sulla fasce di Kolarov e Florenzi. Le due ali sono i giocatori che hanno maggiormente la palla tra i piedi, oltre a distribuirla ai compagni. I cross per Dzeko non si contano più, per il loro gran numero.
Cerca di impostare una gara di aggiramento Di Francesco, con tanto passaggi da una parte all’altra del campo, senza disdegnare le verticalizzazioni veloci.
Il Torino non sta a guardare e riesce a crearsi delle circostanze per poter pungere. Il Giovane Sadiq dimostra di possedere alcuni fondamentali importanti, come la capacità di tenere palla se pressato.
In una delle prime occasioni il centravanti si fa trovare vicino all’area di rigore, dopo esser resistito alla marcature di Juan Jesus e Moreno, ma non riesce a concludere degnamente in porta.
Poi partono la serie di cross nell’area dei giallorossi con esiti infruttuosi. Nel primo Pellegrini manda alto, gli altri di Kolarov , El Sharawi e Florenzi trovano l’attenta retroguardia granata opporsi in maniera positiva.
Verso la mezz’ora ci prova Nainggolan, ma la sua incursione centrale non è accompagnata da un tiro efficace.
Il primo tempo finisce senza particolari sussulti. Una Roma impalpabile dovrà cambiare marcia nella ripresa se vorrà portare a casa il risultato.
La ripresa inizia dov’era finita la prima frazione, con la squadra giallorossa che non riesce a superare la fase difensiva del Torino.
Anzi la formazione di Di Francesco non riesce a produrre più altre occasioni, come se si fosse spenta la luce.
In questi momenti occorre che qualcuno la riaccenda, faccia risvegliare un gruppo un po’ assopito.
Come poteva succedere se non attraverso la giocata singola di un campione? Questo profilo corrisponde al nome di Kolarov.
La mattonella è quella giusta, conquistata per un fallo su Dzeko. Il suo sinistro è di quelli meravigliosi che non lasciano scampo a Sirigu.
Una volta sbloccata la partita, la squadra giallorossa è riuscita a controllare la gara, senza concedere più nulla ai granata.
Una partita cominciata e terminata con l’aiuto della singola giocata. Il campione viene fuori nel momento del bisogno, costruisce dove gli altri non riescono.
Tre punti importanti per mantenere il divario dalle prime in classifica, con la gara da recuperare a Marassi.
Il Torino ha bisogno di punti, dato che la sua classifica comincia a farsi deficitaria. La rincorsa all’Europa è sempre più ardua. Dovrà ripartire da Firenze nel turno infrasettimanale.
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