E’ un momento difficilissimo per Vincenzo Montella, sempre più in bilico sulla panchina del Milan.
Inutile girarci intorno, il momento è delicatissimo: la sconfitta nel derby, il pareggio contro l’AEK Atene in Europa League, le prestazioni altalenanti dei rossoneri che hanno già accumulato un considerevole ritardo nei confronti del Napoli capolista (- 12 punti) e nei confronti dei cugini dell’Inter (- 10 punti), sono tutti elementi che pesano nella valutazione dell’operato di Montella in questa stagione in cui le aspettative dell’ambiente rossonero, dopo un’imponente campagna estiva di rafforzamento, erano ben diverse.
Il direttore sportivo Mirabelli nei giorni scorsi avrebbe attaccato l’allenatore, ma Montella prova a gettare acqua sul fuoco, garantendo che i rapporti con la dirigenza sono ancora buoni, nonostante il pessimo momento della squadra, e che non c’è alcun tipo di pressione.
Intanto si susseguono le voci su possibili candidati alla panchina rossonera: nomi pesanti, allenatori d’esperienza. Se il sogno di riportare Ancelotti in rossonero al momento pare irrealizzabile, più concrete sembrano le piste Prandelli (al momento allenatore dell’Al-Nasr), Lippi (commissario tecnico della Nazionale cinese) e Hiddink (che non allena da quasi due anni quando “traghettò” il Chelsea fino alla fine della stagione 2015-2016 dopo l’esonero di José Mourinho).
La prossima partita con il Genoa potrebbe già essere decisiva per il futuro di Montella.
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