Dare i voti al campionato della Juventus è un’impresa ardua, perché la corazzata bianconera ha impressionato per forza e capacità di imporre il proprio gioco e dal punto di vista teorico, meriterebbero tutti un dieci simbolico. Il mestiere del giornalista però impone riflessioni più argute e scendendo nello specifico, ci si può fare un’idea più esaustiva dei protagonisti che hanno condotto la Juventus al sesto campionato di fila e di quelli che invece hanno vissuto una stagione un po’ in sordina.
FLOP: MARCHISIO, STURARO, ASAMOAH
Campionato mediocre per il principino Marchisio, afflitto dagli infortuni e incapace di rendersi davvero protagonista. Fra turn over e soste forzate, Claudio è rimasto ai margini del progetto bianconero e in 18 presenze in campionato, ha messo a referto solo 1 gol e 3 assist. Troppo poco per tentare di soffiare il posto a Khedira o a Pjanic. Un’altra delusione è stata Sturaro, arrivato dal Genoa come il nuovo De Rossi e finito presto in panchina come un Padoin qualunque. Non ha avuto molte opportunità, è vero, ma quando è stato chiamato in causa non ha risposto presente. Campionato negativo anche per Asamoah, anche lui messo afflitto da diversi infortuni.

TOP: BBC, HIGUAIN, MANDZUKIC
I campionati si vincono in difesa e anche quest’anno, la BBC (Barzagli-Bonucci-Chiellini) ha dimostrato di non avere rivali in Italia e forse neanche nel mondo. Troppo forti quei tre dietro per poter sperare in un esito diverso da quello che è accaduto. Buffon, il più delle volte, si è limitato a fare lo spettatore non pagante. Nota di merito anche a Higuain, che ha dimostrato di valere la cifra spesa dalla Juventus l’estate scorsa e in 38 partite ha messo a referto 24 gol e 4 assist. Ultimo, ma non per importanza, Mario Mandzukic. Il croato ha stupito per grinta, carattere e spirito di sacrificio ed è stato il valore aggiunto in ogni parte del campo: un gladiatore vero che Allegri ha saputo mettere al servizio della squadra.
ALLENATORE: ALLEGRI 10
Terzo scudetto in tre anni, terza Coppa Italia in tre anni, seconda finale di Champions League in tre anni. Probabilmente, stiamo parlando del migliore allenatore del mondo.