Wesley vuole la Roma: accordo fatto, quando arriva

Roma-Wesley, siamo ai dettagli: trattativa in chiusura, ecco perché i giallorossi hanno deciso di puntare tutto sul talento del Flamengo

La Roma è a un passo dal chiudere uno dei colpi più importanti del suo mercato estivo. Dopo settimane di contatti e trattative, il club giallorosso ha formulato un’offerta da 25 milioni di euro più 5 di bonus per assicurarsi le prestazioni di Wesley Vinicius de Almeida, esterno destro classe 2003 di proprietà del Flamengo. Una cifra che si avvicina in modo significativo alla richiesta iniziale del club brasiliano, che aveva respinto la prima proposta da 20 milioni avanzata dalla Roma.

La ROMA fa il colpo con Wesley
Wesley – Stadiosport.it

Il Flamengo ha aperto alla cessione, ma prima vuole il sostituto

L’offerta della Roma è stata accettata in linea di principio: il Flamengo ha infatti preso atto della volontà del giocatore di trasferirsi in Europa e non intende forzare una permanenza sgradita. Tuttavia, il club carioca vuole completare prima l’acquisto di un sostituto per la fascia destra prima di dare il via libera ufficiale alla cessione. Una precauzione comprensibile, considerando che Wesley è stato fino a oggi un titolare importante nello scacchiere di Filipe Luis, che ha ereditato la panchina del club a inizio stagione.

Wesley ha scelto la Roma: rifiutata l’offerta dello Zenit

Nonostante la proposta economicamente superiore dello Zenit San Pietroburgo (circa 30 milioni di euro), Wesley ha ribadito la propria totale preferenza per la Roma. Il terzino brasiliano è convinto dal progetto tecnico di Gasperini, tecnico che lo aveva seguito già ai tempi dell’Atalanta e che ora lo vuole come perno per ricostruire la sua nuova difesa a Roma. Il giocatore ha rifiutato il trasferimento in Russia non solo per ragioni sportive, ma anche per motivi personali: vuole l’Europa che conta, e la Serie A è il trampolino ideale.

La panchina nel derby Fla-Flu conferma tutto: Wesley è mentalmente già lontano da Rio

Nella sentitissima sfida tra Flamengo e Fluminense, vinta 1-0 dal Mengão, Wesley non ha messo piede in campo. Una scelta che ha fatto discutere, ma che è stata chiarita in conferenza stampa dallo stesso Filipe Luis: “L’ho visto agitato, ansioso. È normale, quando hai la possibilità di trasferirti in Europa. Non era nella condizione giusta per giocare e ho preferito proteggerlo. Credo sia probabile che parta”.

Un profilo strategico per la nuova Roma di Gasperini

Con Neil El Aynaoui e Evan Ferguson già praticamente a Trigoria, Wesley rappresenterebbe il terzo colpo in entrata, ma anche uno dei più importanti a livello tattico. A soli 21 anni, Wesley ha già accumulato oltre 80 presenze con il Flamengo tra campionato brasiliano e coppe, mettendo in mostra doti atletiche di livello europeo, ottima tecnica di base e un’innata capacità di spinta sulla fascia destra. È un terzino di spinta moderno, perfettamente adattabile sia in una difesa a quattro che in un ruolo di quinto a centrocampo, come spesso richiesto dagli schemi di Gasperini.

Il suo arrivo colmerebbe una lacuna strutturale nella rosa della Roma, da tempo carente in quel ruolo dopo l’addio di Karsdorp e i problemi fisici di Celik. Ma soprattutto garantirebbe gioventù, velocità e intensità, tre elementi chiave per rilanciare un progetto ambizioso che punta alla qualificazione in Champions League e a un piazzamento tra le prime quattro in Serie A.

Cosa manca per la chiusura

I contatti tra le parti sono continui e positivi. L’accordo con il giocatore è già definito su base quinquennale, con un ingaggio iniziale da circa 1,5 milioni netti a stagione, destinato a salire con bonus e premi. L’ultima condizione per sbloccare il trasferimento è legata alla strategia del Flamengo, che non vuole restare scoperto nel ruolo e sta sondando diversi nomi sul mercato sudamericano per colmare la partenza del giovane talento.

Le prossime ore saranno decisive. Wesley vuole la Roma, la Roma vuole Wesley. Ora resta solo da attendere il via libera dal Brasile per chiudere ufficialmente l’affare e accogliere a Trigoria uno dei prospetti più promettenti del calcio brasiliano.

Wesley, l’esterno perfetto per la Roma di Gasperini: dinamismo, qualità e mentalità europea

Wesley è molto più di un giovane di prospettiva: è un esterno moderno, già pronto per il calcio europeo e perfettamente in linea con le esigenze tattiche della nuova Roma di Gian Piero Gasperini. Classe 2003, cresciuto calcisticamente nel Flamengo, ha collezionato oltre 80 presenze tra campionato e coppe, dimostrando personalità, corsa e qualità tecnica.

Nato ala, oggi gioca stabilmente da terzino o esterno a tutta fascia, conservando l’istinto offensivo ma migliorando anche nella fase difensiva. Il suo punto di forza è il dribbling in velocità, unito a una grande capacità di progressione palla al piede, caratteristiche ideali per il ruolo di quinto nel 3-4-2-1 gasperiniano, dove gli esterni devono saper attaccare e difendere con continuità.

Wesley è un profilo simile per impatto a quello che furono Castagne o Zappacosta nell’Atalanta, ma con un potenziale ancora più ampio grazie alla sua giovane età. Sa saltare l’uomo, creare superiorità numerica, e quando serve può anche accentrarsi per concludere o dialogare con i centrocampisti offensivi.

Un altro aspetto che piace molto a Trigoria è la sua maturità mentale: ha rifiutato l’offerta più ricca dello Zenit perché vuole solo la Roma, segno di una visione chiara del proprio percorso. È già abituato alla pressione mediatica e ambientale (in Brasile ha giocato il derby Fla-Flu con 70.000 spettatori), ma ha anche la lucidità per riconoscere quando non è mentalmente pronto a scendere in campo, come confermato dal tecnico Filipe Luis.

In un reparto che ha perso brillantezza e imprevedibilità, Wesley rappresenta una risorsa chiave per sbloccare le partite chiuse, aprire il gioco sulle fasce e portare nuova energia al pressing alto. Non è ancora un giocatore completo, ma ha tutti i mezzi per diventarlo sotto la guida di Gasperini.

In sintesi, Wesley è un colpo strategico: giovane, veloce, ambizioso e già formato per reggere un ruolo da titolare. Può diventare uno dei simboli della nuova Roma, quella che vuole correre di più, creare superiorità e costruire il gioco dalle fasce.

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