
La Roma ha scelto il suo primo rinforzo per inaugurare l’era Gasperini: si tratta di Wesley Vinícius França Lima, 21 anni, esterno destro proveniente dal Flamengo, considerato in Brasile uno dei talenti più interessanti della nuova generazione. Il club giallorosso ha investito 25 milioni di euro più 5 di bonus per assicurarsi le sue prestazioni, soffiandolo a diverse pretendenti europee. Ma chi è davvero Wesley, e perché sembra essere il profilo perfetto per il gioco del nuovo allenatore?
Un talento scoperto quasi per caso, pronto a prendersi la scena
Wesley ha alle spalle una storia che ha il sapore della favola: da parcheggiatore in un ristorante a Rio de Janeiro a protagonista sul palcoscenico della Copa Libertadores. Scartato da più squadre nei provini giovanili, è stato notato grazie a un video caricato su YouTube, che ha convinto il Flamengo a dargli una possibilità. Il resto è storia recente: oltre 130 presenze con la maglia rossonera, una finale del Mondiale per Club e il debutto con la nazionale brasiliana nel marzo scorso. Ora è pronto a sbarcare in Europa, con l’obiettivo di imporsi anche nel calcio italiano.
Il prototipo dell’esterno moderno per il 3-4-3 di Gasperini
Chi conosce il calcio di Gian Piero Gasperini sa quanto sia importante il lavoro degli esterni nel suo sistema. Non solo corsa e spinta, ma anche lettura del gioco, intensità, inserimenti senza palla e copertura difensiva. Wesley sembra nato per questo ruolo: ha gamba, resistenza, senso della posizione e una spiccata propensione offensiva. Secondo i dati analizzati da diversi osservatori internazionali, riceve in media 9,56 passaggi progressivi a partita, valore che lo colloca tra l’1% dei migliori laterali offensivi al mondo.
A confronto, Angeliño e Rensch, due potenziali concorrenti di fascia nella rosa della Roma, si fermano rispettivamente a 17 e 11 tocchi nella trequarti avversaria ogni 90 minuti, mentre Wesley arriva a 36. Numeri che fotografano chiaramente un profilo aggressivo, dinamico, perfetto per occupare in pianta stabile la corsia destra in ogni tipo di schieramento.
Da Gosens a Maicon: il paragone è ambizioso, ma il potenziale c’è
In patria qualcuno lo paragona a Maicon, per forza fisica e progressione. Altri lo vedono come il possibile erede di Gosens e Hateboer, due giocatori che con Gasperini hanno raggiunto l’apice della carriera. Wesley stesso ha dichiarato di voler seguire quelle orme e ha raccontato con entusiasmo di aver “urlato di gioia” quando ha ricevuto un messaggio di benvenuto da Paulo Dybala. Un segno che lo spogliatoio giallorosso lo ha già accolto con curiosità e rispetto.
Un investimento tecnico e strategico per la Roma
La scelta di puntare su Wesley è anche un chiaro segnale del progetto tecnico della nuova Roma: un mix tra giocatori esperti e giovani in ascesa, pronti a crescere in un contesto tattico definito. L’obiettivo dichiarato del brasiliano è vincere l’Europa League e qualificarsi alla Champions, due traguardi che il suo nuovo allenatore ha già centrato in passato con l’Atalanta. Ora spetta a lui plasmare Wesley, inserirlo nei meccanismi e valorizzare un potenziale ancora grezzo, ma affascinante.
Nel calcio italiano, dove la tattica regna sovrana, sarà interessante vedere come un giocatore abituato agli spazi e ai ritmi sudamericani saprà adattarsi a un contesto più rigido e organizzato. Ma il materiale tecnico e atletico non manca. La Roma ha tra le mani un esterno giovane, affamato, pronto a stupire.
E chissà che, come spesso accade con Gasperini, anche Wesley non diventi presto uno dei migliori nel suo ruolo in Europa.