Per lo sloveno, che vince la tappa da Olvera a Iznajar, sono 50 affermazioni in carriera. Pogacar, già trionfatore alla “Clásica” Jaén Paraiso lo scorso 13 febbraio, lancia un messaggio alla concorrenza: è ancora lui il più forte.
Terza vittoria in quattro tappe, cui si aggiunge la “Clásica” Jaén Paraiso conquistata all’inizio di questa settimana. Comincia con i fiocchi il 2023 di Tadej Pogacar, e di tutta la UAE Emirates, che dopo aver vinto il Tour Down Under (valido per il World Tour) con Jay Vine, essersi piazzata seconda al Saudi Tour con Davide Formolo, aver vinto una tappa dell’Oman Tour con Diego Ulissi, sta in questi giorni monopolizzando la scena alla Vuelta Andalucia, dove ha ottenuto quattro vittorie in altrettante tappe.
Se la terza tappa, da Alcalá de Guadaíra ad Alcalá de Los Gazules, è stata appannaggio di Tim Wellens, la scena se l’è presa ancora una volta Tadej Pogacar che oggi, tagliando il traguardo Iznajar nella 164,2 Km partita da Olvera, ha centrato la terza vittoria in questi cinque giorni, incrementato il vantaggio in classifica a 1:14 su Mikel Landa della Bahrain, ma soprattutto facendo il pieno di fiducia in vista dei prossimi grandi appuntamenti (primo fra tutti le “Strade Bianche”, di cui è detentore, il prossimo 4 marzo), ma soprattutto con una certezza: sarà lui l’uomo da battere, pronto a riprendersi anche i troni che gli sono stati usurpati lo scorso anno.
Anche quest’oggi, come due giorni fa nella tappa da Diezma ad Alcalá La Real, a pagare d’azio è stato lo spagnolo Enric Maas, che aveva provato ad avvantaggiarsi negli ultimi 600 metri in salita, ma ha dovuto mangiare ancora la polvere quando si è visto passare all’ultima curva, giungendo attardato di 3 secondi al traguardo. Il terzo posto è appannaggio di Lorenzo Rota, che conferma l’ottimo inizio della Intermarché, protagonista soprattutto nell’UCI European Tour.
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