Voti Italia Campione Euro2020: Donnarumma, Spinazzola e Mancini Top, nessun Flop

L’Italia è, da qualche ora, campione d’Europa. Non poteva concludersi in maniera più bella la spedizione azzurra ad Euro 2020. Questi i voti e pagelle dei 26 scelti da Roberto Mancini che hanno portato a casa il secondo titolo europeo della nostra storia.

L’Italia di Roberto Mancini è sbarcata all’alba a Fiumicino con la coppa di Euro 2020 in mano. Una coppa, un trofeo conquistato al termine di una cavalcata leggendaria che ha visto gli Azzurri dominare il Gruppo A, comprendente anche Turchia, Galles e Svizzera, e battere in ordine, nella fase a eliminazione diretta, Austria, Belgio, Spagna ed Inghilterra.

Sfide, queste ultime, che hanno messo a dura prova la Nazionale di Roberto Mancini che, dopo aver passeggiato nella fase a gironi contro avversari nettamente inferiori, ha saputo tener testa a squadre arcigne (Austria) e piene di talento (Belgio, Spagna ed Inghilterra), uscendo sempre vittoriosa. Senza dilungarci ulteriormente andiamo quindi a vedere insieme voti e pagelle dei 26 giocatori che poche ore fa si sono laureati campioni d’Europa.

Italia Campione d'Europa
Euro 2020, Italia campione d’Europa: voti e pagelle dei 26 Azzurri scelti da Roberto Mancini (Photo Credit: pagina Facebook Nazionale Italiana di Calcio).

Italia Campione d’Europa: voti e pagelle dei 26 Azzurri scelti dal CT Mancini

Portieri

Donnarumma 10: pressoché inoperoso nelle sfide contro Turchia, Svizzera e Galles, il numero 21 azzurro è stato invece fenomenale nei match della fase a eliminazione diretta contro Austria, Belgio, Spagna ed Inghilterra. Autore di parate che hanno spesso salvato il risultato, Gigione è stato insignito, poche ore fa, del premio di miglior giocatore di Euro 2020 che rappresenta il giusto riconoscimento alle prestazioni di un ragazzo di soli 22 anni che è sicuramente, ora come ora, uno dei portieri più forti del Mondo. Peccato non poterlo vedere più in Serie A l’anno prossimo. Saracinesca.

Sirigu 9,5: Mancini gli concede qualche minuto contro il Galles, ma è nel ruolo di supporter e motivatore di Donnarumma che fa la differenza. Complimenti anche a te, Salvatore.

Meret S.V.

Difensori

Spinazzola 10: la vera sorpresa dell’Italia e non solo è sicuramente lui. Giocatore più veloce dell’Europeo, Spina si fa male nella sfida dei quarti di finale contro il Belgio. La rottura del tendine d’Achille è una mazzata tremenda, ma la sua presenza in tribuna, in occasione della finale contro l’Inghilterra, fa comprendere come il suo grande senso di appartenenza alla squadra vada oltre ogni tipo di ostacolo. Grande Leo.

Acerbi 9: 3 presenze da subentrato che non fanno rimpiangere i titolari. Garanzia.

Bastoni 8,5: gioca solo contro il Galles a qualificazione agli ottavi già acquisita. Non trova spazio successivamente, ma tempo per affermarsi ce n’è. Asso futuro.

Bonucci 10: in coppia con Chiellini è praticamente insuperabile. Mosso dalla solita grinta che lo contraddistingue, il centrale della Juventus si toglie anche la soddisfazione di segnare un gol in finale contro l’Inghilterra. In molti ce lo invidiano e a noi non può che far piacere. Muro.

Chiellini 10: a 37 anni suonati, King Kong è, ora come ora, uno dei migliori difensori centrali del pianeta. Insieme al compagno menzionato sopra non fa passare neanche l’aria. Kane e Lukaku non riescono mai a saltarlo e anche Sterling che è tre volte più veloce di lui, deve arrendersi al suo strapotere fisico. Resisti fino ai Mondiali, Giorgio.

Di Lorenzo 7: a volte disattento, il terzino del Napoli gioca comunque un buon Europeo. All’inizio vice di Florenzi, gioca tutte le partite complice l’infortunio del compagno. Bene così.

Florenzi 6,5: 45 minuti contro la Turchia e qualche scampolo contro l’Inghilterra. Avrebbe potuto dare di più, ma va bene lo stesso.

Emerson Palmieri 7,5: sostituire lo Spinazzola visto fino ai quarti di finale non sarebbe stato facile per chiunque. L’italo-brasiliano non ha le caratteristiche del terzino della Roma, ma fa comunque la sua parte dimostrando di poterci stare tranquillamente all’interno di questo gruppo. Ottimo.

Toloi 7: ottiene la cittadinanza italiana a marzo, viene convocato per l’Europeo, gioca 4 partite e trionfa in finale. Cosa vuoi di più dalla vita?

Centrocampisti

Barella 9,5: l’ex centrocampista del Cagliari è praticamente dovunque. Corre, picchia, viene picchiato e si rialza. Nei secondi tempi cala, purtroppo, vistosamente, ma ad uno come lui Mancini non rinuncerebbe mai e poi mai. Polmoni d’acciaio.

Locatelli 9,5: se gli Europei si fossero disputati l’anno scorso, probabilmente non lo avremmo visto in campo. Il centrocampista del Sassuolo è, senza alcun dubbio, una delle note più belle della nostra Nazionale. La difesa della Svizzera sta ancora cercando di capire cosa sia successo. Eroe.

Jorginho 10: campione d’Europa col Chelsea e campione d’Europa con l‘Italia: tanto basta per candidare il Professore al prossimo Pallone d’Oro. Insostituibile.

Cristante 8: si fa trovare sempre pronto quando Mancini lo chiama in causa. Prove tutto sommato buone quelle del centrocampista della Roma. Senza infamia e senza lode.

Castrovilli 6: non doveva esserci, ma l’infortunio di Pellegrini lo costringe ad annullare le vacanze e presentarsi a Coverciano. Gioca qualche minuto contro il Galles. Ultimo arrivato.

Pessina 9: come il compagno menzionato sopra, anche lui non doveva far parte della spedizione azzurra, ma lo stop di Sensi costringe Mancini a richiamarlo. Segna due gol che valgono le vittorie contro Galles ed Austria. Fantastico.

Verratti 9,5: salta le sfide contro Turchia e Svizzera per infortunio, dopodiché è in campo praticamente sempre. Guerriero.

Attaccanti

Immobile 8,5: nella fase a gironi segna due gol, in quella a eliminazione diretta s’inceppa: così brevemente può riassumersi l’Europeo dell’attaccante della Lazio. A metà.

Insigne 9,5: ribattezzato ormai Lorenzo “o tir a giro“, l’attaccante del Napoli è sicuramente uno dei migliori della selezione di Roberto Mancini. I due gol segnati con il suo classico destro a giro sono un piacere per gli occhi da rivedere e rivedere. Magnifico.

Berardi 8: nessun gol per l’attaccante del Sassuolo che disputa comunque un buon Europeo. Promosso.

Chiesa 10: insieme a Spinazzola è, indubbiamente, il velocista azzurro. Capace come pochi di spaccare le partite, il noto figlio d’arte è una costante spina nel fianco delle difese avversarie che faticano spesso a contenerlo. Va a segno contro Austria e Spagna. Imprendibile.

Belotti 9: quando Immobile non c’è, tocca a lui tenere a galla l’attacco azzurro. Ogni volta in cui viene chiamato in causa fa sempre egregiamente la sua parte. Alternativa di lusso.

Bernardeschi 7,5: la sua convocazione ha destato perplessità fin dall’inizio così come la sua conferma nel gruppo dei 26. L’attaccante della Juve non si presenta bene contro la Turchia, ma nelle successive sfide gioca in maniera più tranquilla andando anche vicino al gol con due calci di punizione rispettivamente contro Galles e Inghilterra. Redivivo.

Raspadori 6: confermato a sorpresa nel gruppo finale a discapito del più esperto Politano, il giovanissimo attaccante del Sassuolo ottiene la gioia di esordire all’Europeo, alla sua seconda presenza ufficiale in maglia azzurra, entrando al 75′ della sfida contro il Galles. Non trova giustamente spazio successivamente, ma a 21 anni ha tutto il tempo per mettersi in mostra. Continua così, Giacomo.

Allenatore

Mancini 10: è vero che in campo vanno i giocatori, ma al tecnico di Jesi va sicuramente buona parte dei nostri ringraziamenti per la conquista di un trofeo che, considerata la mancata partecipazione al Mondiale russo del 2018, nessuno, all’inizio, avrebbe mai immaginato di vincere. Capace e competente come pochi, all’allenatore marchigiano va il merito di aver ridato un’identità ad un’Italia distrutta dopo la sconfitta con la Svezia del novembre 2017. Se oggi possiamo dire di essere campioni d’Europa, il merito è anche e soprattutto suo. Grazie Mister. Ad Maiora.

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