Una scelta economica, niente più. La Federcalcio argentina ha confermato Jorge Sampaoli sulla panchina albiceleste. L’ex tecnico del Siviglia ha un contratto fino al 2022 e se l’AFA avesse voluto esonerarlo, avrebbe dovuto sborsare una cifra superiore ai 20 milioni di euro. Una somma davvero esosa per la federazione argentina, che ha preferito rimanere legata a Sampaoli.
Questa conferma di fiducia quindi non ha nulla a che vedere con la campagna di Russia di Sampaoli, fallimentare sotto tutti i punti di vista. Girone superato negli ultimi minuti, poi la batosta con la Francia e l’eliminazione agli ottavi di finale.
Peggio di così non poteva andare il Mondiale dell’Argentina. Ad “aggravare” la situazione il rapporto non idilliaco con i giocatori (Aguëro su tutti) e con la stampa argentina, che dopo l’eliminazione ha “riversato” addosso a Sampaoli tutta la frustrazione per un mondiale imbarazzante.
Da dove può ripartire l’Argentina? Difficile dirlo. Messi è giunto ormai quasi al capolinea e con i suoi 31 anni, avrà a disposizione forse ancora un Mondiale per portare in Argentina la Coppa del Mondo. Ancora ad oggi è il leader indiscusso, perché dietro di lui ci sono tanti campioni sullo stesso livello che non hanno avuto la forza di imporsi. Sampaoli dovrà essere bravo a ricompattare l’ambiente e fare un passo indietro anche a livello di convocazioni. Uno come Icardi, per esempio, potrebbe servire…
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