Le durissime sanzioni inflitte al Foggia in primo grado sono state sostanzialmente smontate dalla sentenza della Corte d’Appello, che ha ridotto alcune pene e ne ha cancellate altre.
La sanzione più importante era la penalizzazione del club pugliese, inizialmente privato di ben 15 punti da scontare nel prossimo torneo, ma salvato alla sentenza odierna, che ha ridotto a 8 i punti di penalità. Respinto il ricorso dell’Entella, che chiedeva che la sentenza fosse retroattiva (in tal caso la sentenza sarebbe valsa per il campionato di B conclusosi nel mese scorso e il Foggia sarebbe retrocesso al posto proprio dei liguri).
Cancellata, invece, la squalifica al tecnico Roberto De Zerbi: l’attuale allenatore del Sassuolo, che nel biennio 2015-2017 sedeva sulla panchina rossonera, era stato squalificato per tre mesi al termine del processo di primo grado.
Pene ridotte anche per il presidente Fedele Sannella, passato da cinque a tre anni di inibizione, e per il fratello Franco Sannella, inibito per un solo anno anziché i quattro comminatigli dalla sentenza di primo grado. Non è escluso un ulteriore ricorso per ridurre ulteriormente la penalizzazione inflitta alla squadra, mentre è sicuro quello del presidente dell‘Entella Antonio Gozzi, che ha annunciato che andrà anche al TAR se necessario.
La Corte d’Appello ha dunque quasi smantellato tutto il lavoro svolto dal Tribunale Federale, che aveva emesso la prima sentenza. Ci si chiede se sia corretto che una società accusata di reati quali elusione ed evasione fiscale meriti una sostanziale assoluzione come questa.
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