L’ex Prefetto di Roma lascia per motivi personali. 

Una poltrona importante della FIGC è ora senza padrone.

Il Procuratore Federale Giuseppe Pecoraro ha rassegnato le dimissioni dall’incarico per motivi personali.

Già Prefetto di Roma dal 2008 al 2015, Pecoraro è entrato nella Federcalcio dopo il Consiglio Federale del 31 agosto 2016, sostituendo Stefano Palazzi.

Le battaglie in FIGC- Tra le tante vicende legali che Pecoraro ha affrontato in questi tre anni ai vertici della giustizia calcistica, la più importante è senza dubbio quella dei rapporti intrattenuti dalla Juve con i propri ultrà.

Nell’ambito di quel processo, Pecoraro chiese due anni e sei mesi di inibizione oltre ad una multa di 50mila euro nei confronti di Andrea Agnelli.

Domandò inoltre che la società bianconera disputasse due partite a porte chiuse, oltre ad una con la sola chiusura della Curva Sud e un’ammenda di 300mila di euro. Altra richiesta importante fu quella che le sanzioni per la Juve e per il suo Presidente si estendessero alla UEFA e alla FIFA.

In primo grado, Agnelli si è visto diminuire la richiesta iniziale. L’inibizione era passata ad un anno, mentre l’ammenda si era abbassata a 20mila euro.

Il 18 dicembre successivo, la richiesta di inibizione si è esaurita. Il presidente bianconero è stato tuttavia tenuto a pagare un’ammenda di 100.000 euro.

Oltre alla vicenda riguardante la Juve, gli occhi di Pecoraro si concentrarono anche sui presunti rapporti tra i giocatori del Napoli ed alcuni esponenti della malavita.

In quell’occasione Pecoraro ascoltò i giocatori ed il presidente Aurelio De Laurentiis senza però formulare richieste

L’uscita a vuoto- Nel corso di un’intervista a Sottovoce, programma serale di Rai1 condotto da Gigi Marzullo, il magistrato napoletano confessò involontariamente la propria fede azzurra. 

Rispondendo al noto giornalista circa una possibile vittoria scudetto del Napoli ( andatoci vicinissimo quella stagione) Pecoraro non resistette e dichiarò:” Noi napoletani ce lo auguriamo”.