Con l’avvento della nuova proprietà cinese finisce dopo 23 anni l’avventura di Umberto Gandini al Milan. Per lui futuro alla Roma come Amministratore Delegato.

Con l’ormai prossimo arrivo dei nuovi proprietari cinesi, il Milan vede andar via uno dei propri dirigenti storici, si tratta di Umberto Gandini, dirigente organizzativo del club rossonero, il quale dopo 23 anni di trionfi lascia la società milanista. Nel futuro dell’ex dirigente milanista c’è la Roma, dove ricoprirà il ruolo di Amministratore Delegato, figura che ha avuto modo di imparare nei 23 anni al Milan, lavorando al fianco di Adriano Galliani. Sicuramente Umberto Gandini sarà in grado di svolgere questo ruolo in maniera impeccabile nella società giallorossa per la sua ben nota professionalità, affidabilità oltre che grande competenza.

Il Milan ha voluto ringraziare Umberto Gandini attraverso un comunicato ufficiale sul sito della società rossonera per il lavoro svolto in tutti questi anni, elogiandolo sia dal punto di vista umano che professionale. Dopo tanti anni è normale che un professionista senta il bisogno di nuovi stimoli e nuove realtà per mettersi alla prova in modo da avere conferma delle proprie capacità professionali. Alla Roma l’ex dirigente rossonero sicuramente sarà in grado di trasmettere quella mentalità vincente e quell’organizzazione societaria adatta ad un grande club come quello giallorosso. Si spera che il nuovo Milan possa avere all’interno del proprio organigramma ancora altri bravi dirigenti come Gandini, utili nella gestione ad alti livelli di un grande club a livello mondiale.

Vi riportiamo in seguito il comunicato ufficiale apparso sul sito della società rossonera, dove comunica l’addio del dirigente dal Milan:

“Dopo 23 anni di Milan, Umberto Gandini ci lascia. È legittimo, caro Umberto, che tu abbia maturato il desiderio di misurarti in un nuovo contesto, ma sappi che lasci qui un gran rimpianto e tanto affetto: è ciò che, al di là perfino dei tuoi indiscutibili valori professionali, resterà per sempre nel cuore di tutti noi.”