Tudor difende la Juventus e promette una reazione contro il Real Madrid

Tudor difende la Juventus e promette una reazione contro il Real Madrid
Igor Tudor - Techsporty.com

Alla vigilia della sfida più affascinante della fase a gironi, Igor Tudor si è presentato in conferenza stampa con il volto teso ma determinato. Domani la Juventus affronterà il Real Madrid al Bernabéu, in un momento tutt’altro che semplice: i bianconeri non vincono da sei partite consecutive, con cinque pareggi e una sconfitta, e in Champions hanno raccolto solo due punti in due giornate.

“Mi aspetto una grande reazione, sono sereno e motivato”

Il tecnico croato ha subito chiarito il suo stato d’animo e quello della squadra:

“Mi aspetto una grande reazione. In una partita come questa la motivazione viene da sola, non c’è bisogno di stimolare nessuno. Sono fiducioso che domani vedremo una Juventus vera, pronta a giocare un buon calcio.”

Tudor ha voluto anche spiegare come gestisce la pressione di un periodo negativo:

“Non leggo i giornali, non mi lascio distrarre. Che vinca o perda, il mio pensiero è sempre rivolto alla squadra: cosa posso migliorare, come posso aiutarli. Devo restare lucido e concentrato, consapevole di tutto ciò che accade intorno a noi.”

Gli infortuni e la fatica di un calendario infernale

La Juventus arriva a Madrid con diverse assenze importanti, tra cui Gleison Bremer e Juan Cabal, anche se il difensore colombiano è vicino al rientro. Tudor ha ammesso che la serie di partite ravvicinate ha inciso fortemente sulla condizione del gruppo:

“Giochiamo ogni tre giorni: domenica, mercoledì, domenica, mercoledì. È normale che la squadra abbia sofferto. Ho visto ottime prestazioni contro Inter, Dortmund e Atalanta, ma con Verona ci sono stati errori arbitrali pesanti: mancavano un rosso e un rigore. Con un calendario diverso e meno episodi contrari, saremmo in testa alla classifica.”

Il tecnico ha poi aggiunto:

“Questa squadra ha fatto tanto, ma è inevitabile che la fatica e la pressione si facciano sentire. I giocatori possono dare di più, ma anche io mi metto in discussione. Non si risolve tutto cambiando modulo o spostando Yildiz di qualche metro. Serve onestà intellettuale per analizzare la situazione in modo corretto.”

“Alla Juventus un pareggio sembra una sconfitta”

Tudor ha spiegato che l’ambiente juventino amplifica ogni risultato negativo:

“Alla Juventus un pareggio è visto come una sconfitta, e una sconfitta sembra un 10-0. Ma bisogna avere equilibrio. Io sono molto critico con me stesso, ma anche consapevole che questa è una squadra con tanti giocatori nuovi, con una maglia pesante sulle spalle. Stiamo lavorando per ricreare una connessione passo dopo passo.”

Come affrontare il Real Madrid

Sulla sfida con i Blancos, Tudor non si è nascosto dietro la paura:

“Sappiamo bene chi affronteremo. Il Real Madrid è una squadra che può segnare in qualsiasi momento, ma non possiamo andare lì per speculare. Voglio una Juventus feroce e coraggiosa, che provi a fare male. Non possiamo concentrarci solo su Mbappé, perché ci sono tanti altri campioni, ma dobbiamo essere pronti a colpire quando se ne presenterà l’occasione.”

Il croato ha anche ricordato la sua esperienza da giocatore al Bernabéu:

“Non ho detto nulla di speciale ai ragazzi. Ci siamo preparati come si deve, ma serve aggressività e voglia di segnare. Questo è l’approccio giusto. Poi vedremo come andrà.”

“Non cerco alibi, ma serve pazienza per ricostruire”

Nel finale di conferenza, Tudor ha ribadito il concetto chiave: il suo progetto non si basa sugli alibi, ma sulla costruzione graduale di una squadra competitiva.

“Sono qui da sei mesi e sono sempre stato onesto. Chi ha voluto capire, ha capito. Non è una questione di errori, ma di lavoro e crescita continua. L’allenatore deve sempre chiedersi cosa sia meglio per il gruppo, anche quando questo significa mettere in discussione se stesso.”

Il tecnico ha concluso con una nota di serenità e fiducia:

“Sono sereno, motivato e pronto ad andare avanti. Domani sarà una partita bellissima, una sfida tra due grandi squadre. Ci concentreremo su un match alla volta, con umiltà e determinazione. E vi assicuro: vedrete una Juventus pronta a combattere.”

Con Real Madrid–Juventus alle porte, Tudor chiede una sola cosa ai suoi: carattere e lucidità, le armi necessarie per uscire da una crisi che, più che tecnica, è mentale.

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