Terza sconfitta consecutiva, dieci reti incassate nelle ultime tre giornate. Basterebbe questo doppio inquietante dato per fotografare il momento di forma pessimo per il Torino. Certo, tutti sapevano che il calendario avrebbe messo i granata di fronte a un tour de force nel mese di dicembre. Ma da qui a pensare che non sarebbe arrivato nemmeno un punto ce ne passa eccome. Il 5-3 patito al San Paolo per mano del Napoli e dello scatenato Mertens ha confermato che forse, per questa squadra, l’obiettivo Europa League è ancora un azzardo.
E pensare che, alla vigilia della sfida in terra partenopea, lo stesso tecnico Sinisa Mihajlovic aveva indicato nel traguardo europeo il possibile obiettivo stagionale. Probabilmente, ad oggi, una vera e propria chimera. Non tanto per la classifica attuale, quanto per una maturità sul campo che non è ancora arrivata.
Tanti sono i giovani in rosa, alcuni dei quali (come Andrea Belotti) già pronti per una grandissima del nostro calcio e non solo. Ma i difetti ci sono eccome e, se l’attacco gira a meraviglia (35 reti realizzate, due in meno proprio degli azzurri), in difesa c’è da lavorare parecchio (ben 27 gol presi). Solo allora, forse, si potrà pensare a qualcosa di prestigioso.
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