Tennis, Wimbledon 2018 Maschile: impresa di Fabbiano, Fognini vince il derby con Bolelli, bene Nadal, out Cilic

Nella quarta giornata di Wimbledon si sono conclusi gli incontri non completati del programma del giorno precedente e sono tornati sul campo alcuni protagonisti del main draw.

A partire da Rafael Nadal che è passato indenne dall’insidiosa sfida di secondo turno contro Kukushkin, piuttosto a suo agio sull’erba, sconfitto in tre set dal maiorchino.

(Fonte: Twitter)

Esce a sorpresa di scena, nella prosecuzione della sfida interrotta ieri, il finalista della scorsa edizione Marin Cilic che cede inaspettatamente all’argentino Guido Pella che ha così rimontato due set di svantaggio, probabilmente aiutato anche dalla sospensione per pioggia e oscurità.

Sospesa invece la sfida tra Alexander Zverev e Taylor Fritz, due esponenti decisamente interessanti della NextGen del tennis mondiale con lo statunitense, nome meno altisonante, in vantaggio di due set a uno.

Avanzano al terzo turno Fabio Fognini che supera in tre comodi set il connazionale Simone Bolelli così come Thomas Fabbiano che sorprende Wawrinka in tre set nella prosecuzione della sfida interrotta mercoledì, regalandosi così la vittoria più prestigiosa della carriera.

(Fonte:Twitter)

Fuori Andreas Seppi, interrotto come Fabbiano mercoledì, che ha ceduto in quattro set all’esperto erbivoro Kevin Anderson, ottava testa di serie, così come Matteo Berrettini che esce sconfitto in tre set contro il transalpino Simon.

Avanzano a gonfie vele al terzo turno Novak Djokovic, Kei Nishikori e Juan Martin del Potro che superano più o meno agevolmente rispettivamente Zeballos, Tomic e Lopez, mentre esce di scena il talentuoso canadese Shapovalov che si è fatto rimontare un set di vantaggio dal transalpino Paire che un anno fa raggiunse gli ottavi di finale.

Infine brillano alcuni giovani prospetti come il britannico Kyle Edmund che liquida Khlan, l’australiano Nick Kyrgios che supera Haase, il russo Khachanov che suda cinque set contro l’esperto Baghdatis e lo statunitense Tiafoe che sorprende Bennetau.