La grande sorpresa della giornata, della prima domenica del torneo, in attesa della prossima, giorno della finalissima, è arrivata dal tabellone maschile con l’uscita di scena del numero uno e campione uscente Novak Djokovic, ko in ottavi di finale.
Il tennista serbo, apparso già un po’ in difficoltà dal punto di vista fisico nel suo match di secondo turno contro l’argentino Juan Ignacio Londero, era poi riapparso più pimpante nel match successivo prima di scontrarsi, però, contro il tre volte campione slam Stan Wawrinka, contro cui aveva perso proprio a New York la finale nel 2016.
Un match già di per sé ricco di insidie, una vera e propria trappola anche al 100% della condizione fisica dato che lo svizzero lo aveva già sconfitto, a livello di slam, quindi sulla distanza dei 3 set su 5, ben tre volte in passato con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per ripetersi ancora.
E così Wawrinka, partito un po’ a fari spenti fin dai primi turni, ha costruito la sorpresa della giornata facendo suoi, in grande stile, come ai tempi dei suoi successi slam, i primi due parziali, nel secondo rimontando pure uno svantaggio di 1-4, prima di approfittare del ritiro del serbo, ko per un problema alla spalla all’inizio del terzo set.
Adesso per Wawrinka, che è già certo di rientrare almeno tra i primi 20 giocatori del mondo, lui che ha un passato da numero 3, ci sarà un altro interessantissimo test contro il “giocatore dell’estate” Daniil Medvedev che ha ottenuto per la prima volta l’accesso ai quarti di finale di uno slam grazie alla vittoria in quattro set, rimontando un parziale di svantaggio, sul sorprendente Dominik Koepfer proveniente dalle qualificazioni.
Torna a splendere, all’interno di una stagione fin qui super negativa, la stella di Grigor Dimitrov che, in modo del tutto inatteso, ha centrato, per la prima volta in carriera, l’accesso ai quarti di finale a New York grazie alla netta affermazione, per tre set a zero, sull’australiano Alex de Minaur.
Ora per il bulgaro, ex numero tre del mondo e certo di tornare adesso almeno tra i primi cinquanta giocatori del ranking ATP, ci sarà la sfida delle sfide contro “sua Maestà” Roger Federer contro cui ha perso sette volte su sette e che ha spazzato via, in ottanta minuti di gioco, cedendo appena quattro giochi, un fallosissimo David Goffin.
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