Non si ferma più la corsa di Fabio Fognini nell’ATP Master 1000 di Montecarlo e, dopo un’altra grande battaglia, vinta in rimonta, approda per la seconda volta in carriera in semifinale in terra monegasca.
Il tennista ligure, giunto a questo mese di aprile con pochissime vittorie in questo 2019, tanti passi falsi, tanti ko inattesi e davvero poche soddisfazioni, sembra aver ritrovato, sulla terra rossa europea lampi del suo migliore gioco.
Ieri, dopo un inizio negativo, in totale balia della regolarità del suo avversario, il croato Borna Coric, numero 9 del tabellone, Fognini ha piano piano ritrovato la sicurezza nel suo tennis a tutto campo, perfettamente adatto alla superficie, e, con estrema lucidità mentale ha costruito una rimonta eccezionale.
Sotto per 6-1 2-0, Fognini, dopo aver rischiato di scivolare pure sotto di due break, ha progressivamente aumentato la profondità e l’efficacia dei suoi colpi, messo costantemente sotto pressione l’avversario costringendolo, da li in avanti, ad aumentare vistosamente il numero dei gratuiti per provare ad impensierirlo.
Una vittoria di carattere e di personalità che lancia Fabio tra gli ultimi quattro del torneo dove ad attenderlo, oggi, per un posto in una storica finale, ci sarà il re di Montecarlo e della terra rossa Rafael Nadal che ha dovuto sudare, e non poco, prima di avere la meglio sull’argentino Guido Pella.
Nadal ha dovuto rimontare uno svantaggio di 1-4 con doppio break in favore dell’argentino che ha poi avuto una chance di chiudere il set al servizio nel dodicesimo gioco prima di cedere il parziale poi al tie break.
Nonostante le difficoltà incontrate ieri, Nadal resta il grande favorito del torneo e, inevitabilmente anche della semifinale contro Fognini, ma l’azzurro sa senz’altro come battere il maiorchino anche sulla terra rossa, impresa che gli è già riuscita in passato ben due volte, e potrà provare a dire la sua.
Nella parte alta del tabellone, invece, fa rumore l’uscita di scena del numero uno del mondo Novak Djokovic che, dopo il dominio assoluto messo in mostra a Melbourne nel primo slam della stagione, ha faticato terribilmente nei successivi grandi eventi con sconfitte premature tanto ad Indian Wells quanto a Miami e adesso anche a Montecarlo.
Il serbo ha ceduto in tre set al russo Daniil Medvedev con un terzo e decisivo set davvero spento e totalmente sconnesso, mentalmente, dal match regalando così, al più giovane avversario l’accesso per la prima volta in carriera in una semifinale di un evento di questo livello.
Oggi, per un posto addirittura in finale, per Medvedev che non aveva mai vinto due partite consecutivamente sulla terra rossa prima di Montecarlo, ci sarà un incrocio inatteso contro un altro serbo, molto più modesto, Dusan Lajovic che, nel primo match di giornata ha spezzato il sogno, iniziato nelle qualificazioni, dell’altro azzurro rimasto in tabellone, Lorenzo Sonego, sconfitto in due set.
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