
Luciano Spalletti mette in guardia la sua Juventus alla vigilia della delicata sfida di Champions League in casa del Bodo/Glimt. Non solo un avversario solido e organizzato, ma anche un ambiente ostile, con temperature sotto lo zero e campo sintetico, elementi che secondo il tecnico rappresentano un chiaro svantaggio per i bianconeri, abituati ad altre condizioni climatiche, ritmi e tipologie di gioco.
La Juventus cerca ancora la prima vittoria europea della stagione, dopo tre pareggi (Borussia Dortmund, Villarreal e Sporting CP) e una sconfitta di misura contro il Real Madrid. Con soli tre punti, i bianconeri si trovano fuori dalla zona qualificazione, mentre il Bodo/Glimt, pur in posizione inferiore, ha dimostrato solidità e grande spirito di sacrificio.
Spalletti: “Freddo, altitudine e campo sintetico sono un ostacolo reale”
In conferenza stampa, Spalletti ha sottolineato con lucidità l’importanza dell’adattamento:
“Il clima e il campo sono un vero svantaggio. L’aria è diversa, è molto più fredda, e noi non siamo abituati a giocare in queste condizioni. È una questione di abitudini, ma dovremo colmare questo divario con la nostra voglia e la nostra qualità.”
Il tecnico ha poi riconosciuto i meriti del Bodo/Glimt, non solo per la grande organizzazione difensiva, ma anche per la capacità di selezionare e valorizzare giocatori adatti al proprio sistema:
“Non è solo il freddo. Sono bravi, giocano bene, hanno ritmo, intensità e capacità tattica.”
La chiave sarà adattarsi: tecnica, velocità di passaggio e niente errori
Spalletti ha spiegato quale dovrà essere l’approccio della Juventus:
“Serve una partita intelligente. Non possiamo commettere troppi errori, dobbiamo giocare con tecnica e velocità, creare spazio e non limitarci al primo passaggio. Sul campo sintetico il rimbalzo del pallone può ingannare, ma dobbiamo saperci adattare.”
Ha anche fatto riferimento alla prestazione contro la Fiorentina, dove la Juventus ha sofferto nel primo tempo per mancanza di ritmo e precisione nei passaggi, migliorando poi nella ripresa:
“In Europa gli errori li paghi. Dobbiamo giocare da squadra, con personalità, senza farci intimorire dal contesto.”
Quali cambi in formazione?
Spalletti ha confermato che potrebbe modificare alcuni elementi dell’undici titolare:
“Cambieremo qualcosa. Non possiamo concedere spazio tra le linee, loro sanno giocare stretti. Dobbiamo stare compatti e farli sfogare sugli esterni.”
Un indizio importante che lascia pensare a una linea più solida in mezzo al campo, con maggiore densità centrale e attenzione ai movimenti rapidi degli attaccanti norvegesi.
L’insegnamento dalla sfida della Lazio
Alla domanda su cosa possa imparare la Juventus dalla partita che la Lazio ha giocato a Bodo lo scorso anno, Spalletti ha risposto con pragmatismo:
“Abbiamo visto tutto con i nostri analisti. Il ritmo fa la differenza, lo sappiamo. Ma dobbiamo pensare a noi, adattarci e dimostrare che sappiamo gestire una partita difficile.”
Una sfida che vale più di tre punti
Non si tratta solo di una gara di Champions League, ma di una prova di maturità. Vincere a Bodo significa dimostrare di saper affrontare avversari, clima, campo e mentalità completamente diversi. Significa crescere come squadra europea.
Spalletti lo sa. E lo ha fatto capire chiaramente:
“Non vogliamo partite facili. Vogliamo superarci, e ottenere riconoscimento per questo.”
La Juventus è avvisata: in Norvegia non basterà il nome. Serviranno testa, tecnica e adattamento.


