
Le ATP Finals di Torino non sono mai state così incandescenti. Il torneo dei migliori otto del mondo si è acceso all’improvviso e, tra colpi di scena, assenze pesantissime e prestazioni fuori scala, sta emergendo un sospetto sempre più concreto: Jannik Sinner potrebbe avere già mezzo titolo in tasca. E questa volta non si tratta di semplici sensazioni, ma di segnali precisissimi che stanno facendo tremare gli avversari.
Il primo shock è arrivato ancora prima che si scendesse in campo: Novak Djokovic non c’è, ha rifiutato la partecipazione per motivi personali. Una voragine che ha aperto un’autostrada verso la gloria. E Sinner non si è fatto pregare.
Il campione in carica ha iniziato il suo cammino con l’atteggiamento di chi vuole mettere subito le cose in chiaro. Auger Aliassime travolto, due set in cui Jannik ha giocato con una lucidità quasi inquietante: 7-5, 6-1, lo stesso copione del massacro visto a Parigi. Il pubblico di Torino ha capito immediatamente di essere davanti a un Sinner in modalità dominatore assoluto.
Dall’altra parte del tabellone, Carlos Alcaraz ha risposto superando De Minaur, ma la sensazione è che lo spagnolo, almeno in questo momento della stagione, possa fare ben poco per arginare lo tsunami italiano. Il talento di Murcia vince, sì, ma non convince. E gli sguardi dei presenti lo hanno colto: Alcaraz sembra consapevole che il vero ostacolo non è il suo avversario di giornata, ma l’uomo che lo aspetta più avanti.
Ed è qui che arriva l’altro dato che sta facendo discutere: le quote dei bookmakers. Mai così sbilanciati. Le principali agenzie considerano Sinner il re annunciato della settimana torinese. La vittoria dell’altoatesino oscilla attorno a 1,65 su Sisal, Better e Planetwin365. Numeri da predestinato, numeri da giocatore che, secondo gli analisti, ha già messo una mano sulla coppa.
Alcaraz deve accontentarsi di quote decisamente più alte: tra 3,50 e 4,00. Distanti, troppo distanti. Una distanza che sembra raccontare una storia molto chiara: il vero favorito è Sinner, e non di poco.
Ma c’è un dettaglio che rende tutto ancora più esplosivo.
Alcaraz non si gioca solo il titolo. Si gioca la leadership mondiale. L’ultimo sorpasso di Sinner a Parigi-Bercy gli ha tolto il trono e ora lo spagnolo dovrà vincere almeno tre match per riprenderselo. Una pressione enorme, resa ancora più pesante dalla presenza di un Jannik in forma straripante.
Torino, nel frattempo, trattiene il fiato. Le Finals sono appena iniziate, ma c’è la sensazione che il torneo stia già prendendo una direzione chiara.
E quella direzione, per ora, porta dritta verso Jannik Sinner.


