Ieri si è giocata Frosinone-Entella, partita valida per la 31^ giornata di Serie B. Il match del Matusa, spettacolare e ricco di gol, è terminato 3-3: a decidere il risultato è stato un rigore di Sforzini, attaccante trasferitosi a gennaio alla Virtus, che è parso piuttosto dubbio. Fin qui sembrerebbe tutto normale, di errori arbitrali o presunti tali il calcio ne è pieno; eppure qualcosa non va.
Secondo l’edizione odierna de Il Messaggero a dare l’allarme è stato un vigile del fuoco che, a fine partita, ha rinvenuto sulla panchina dei liguri un fogliettino simile a quelli utilizzati per le sostituzioni, una sorta di pizzino con la profetica scritta “Pareggeremo su rigore.” Così è stato. Al 93′ minuto, in pieno recupero, tutto sembrerebbe andato secondo i piani, con Sforzini che, nel finale, si è reso protagonista anche di un intervento antisportivo su Gucher, mediano in forza ai laziali, venendo poi espulso.
Il presidente del Frosinone Maurizio Stirpe ha telefonato prontamente al presidente della Figc per chiedere che venga fatta assoluta chiarezza sull’accaduto: “Sono rimasto sorpreso – ha spiegato – Ne ho parlato con Tavecchio e gli ho chiesto che non si tralasci nulla”.
E’ un duro colpo per il calcio italiano che, ancora una volta, è chiamato a far chiarezza sulla presunta regolarità dei suoi campionati.
L’ombra del calcioscommesse appare, infatti, ancora presente nella serie cadetta, fatto che ci lascia ancora una volta basiti dal momento che l’illecito sembrava essere stato debellato con lo scandalo che ha colpito il nostro paese un paio di estati fa. E’ ancora tutta da verificare la possibilità che, oltre alla Serie B, il fenomeno si sia propagato -come una vera e propria malattia- anche nelle serie minori, in particolar modo in quella Lega Pro già colpita dalla famosa quanto funesta telefonata Lotito-Iodice. Staremo a vedere: la parola d’ordine dovrà essere chiarezza.
Francesco Bergamaschi
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