Ormai dall’inizio dell’attuale campionato di Serie A non si placano le polemiche sulle interpretazioni dei tocchi di mano da parte del Var.
Tante, troppe controversie legate a certi episodi.
Oltre alla imperante disinformazione che attanaglia tutti i media, convinti a prodigarsi nel dire che sui tocchi di mano c’è stata una variazione del regolamento, concetto vero solo in parte.
L’unica regola che è effettivamente cambiata sui tocchi di mano è quella relativa ai tocchi di mano in fase di attacco, che sono diventati punibili sempre, anche se involontari.
In merito ai tocchi di mano in fase difensiva, peggio che mai in area di rigore, contrariamente a quel che si pensa, non c’è stata alcuna variazione al regolamento, come affermato in più occasioni da diversi addetti ai lavori e anche ex arbitri ormai in pensione ma ancora molto appassionati e informati.
Per chiarire una volta per tutte, il regolamento sui falli di mano in fase difensiva, e nello specifico nell’area di rigore avversaria, recita che il fallo di mano in fase difensiva è punibile o se il braccio che tocca il pallone è in una posizione innaturale, scomposta, che aumenta il volume del corpo, peggio che mai se la mano si muove in direzione del pallone, e la punibilità include i casi in cui il pallone sbatta su una qualunque altra parte del corpo prima di colpire il braccio che si trovi, per l’appunto, in una posizione scomposta. L’intento è, insomma, quello di punire i giocatori che tengano le braccia troppo larghe, in posizioni non consentite e innaturali per il gioco del calcio.
Il tocco con il braccio non è invece punibile nel momento in cui l’arto in questione non sia in posizione innaturale e che aumenti il volume del corpo, oppure quando, anche qualora il braccio si trovi in una posizione scomposta ergo irregolare, il tocco con il braccio sia successivo a un tentativo di giocata da parte del giocatore medesimo.
Infine, un tocco di braccio non è punibile durante un intervento in scivolata, a patto che, come sempre, il braccio in sé non si trovi in posizione innaturale.
Con questo breve vademecum, speriamo di sciogliere parecchi dubbi.
Le polemiche più aspre avevano riguardato, nelle ultime settimane, soprattutto due episodi relativi allo stesso giocatore, il giovane difensore olandese della Juventus Matthijs De Ligt, che finora si è fatto conoscere soprattutto per non riuscire a ‘tenere le mani apposto’.
Un suo netto tocco di mano ha sancito il calcio di rigore in Inter-Juventus -legittimo-, tuttavia i discussi episodi contro Bologna e Torino possono essere entrambi chiariti in base alle regole sopra citate: contro i felsinei il pallone sbatte sul braccio sinistro dell’olandese solo dopo il suo tentativo di spazzare il pallone con il piede destro, tentativo di giocata indi tocco non punibile; mentre nel secondo caso, il braccio destro del difensore che tocca il pallone, non è da considerarsi in posizione innaturale né che aumenti il volume del corpo.
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