Alexandre Pato, ex attaccante rossonero e leggenda del Milan, è attualmente a Singapore insieme alla prima squadra guidata da Massimiliano Allegri, impegnata nella tournée estiva. Il brasiliano ha incontrato i giornalisti italiani e ha condiviso le sue impressioni sull’attuale tecnico del Milan e sul recente incarico affidato a Carlo Ancelotti, nuovo commissario tecnico del Brasile.

Il Milan si trova in Asia per una serie di amichevoli di alto livello: dopo il match contro l’Arsenal previsto per mercoledì 24 luglio, affronterà il Liverpool a Hong Kong sabato e chiuderà la tournée in Australia, contro il Perth Glory il 31 luglio.
Presente nel ritiro anche Serginho, altro ex rossonero, Pato ha parlato ai microfoni di Sky Sport Italia, soffermandosi sul ritorno di Allegri a San Siro e sul ruolo storico di Ancelotti alla guida della Seleção.
“Allegri è la persona giusta per questo Milan”
Quando gli è stato chiesto se Allegri sia cambiato rispetto a dieci anni fa, Pato ha risposto senza esitazione:
“Come persona è sempre lo stesso. Credo che in questo momento sia la figura di cui il Milan ha bisogno. Porta quello che Ancelotti portava a noi brasiliani: esperienza, conoscenza profonda del club e la capacità di trasmettere fiducia. Sono davvero felice che sia qui.”
“Ancelotti al Brasile? Scelta perfetta, anche se inusuale”
Passando ad Ancelotti, appena nominato primo CT straniero della storia della nazionale brasiliana, Pato ha commentato così:
“All’inizio è stato strano, perché non avevamo mai avuto un allenatore non brasiliano. Ma per il momento storico che stiamo vivendo, è la miglior scelta possibile. Ancelotti è uno che ha vinto tanto, ha carisma, e tutti lo rispettano. Sono felice che sia lui a guidarci.”
Una fotografia di gruppo risalente al 2009 a Dubai, durante un’amichevole tra Milan e Amburgo, ritrae Kaká, Pato, Ancelotti, Pirlo, Jankulovski e Beckham insieme in panchina: un’istantanea di un’epoca d’oro per il club rossonero, che oggi punta a rilanciarsi anche grazie alla leadership di Allegri e alla spinta emotiva di chi, come Pato e Serginho, rappresenta la memoria storica del Milan nel mondo.