NBA Awards 2018: è James Harden l’MVP della regular season 2017/18

Nella notte italiana, a Los Angeles sono andati in scena gli NBA Awards 2018, kermesse nella quale sono stati consegnati i premi individuali relativi alla regular season 2017/18. Bene o male, sono stati rispettati un pò tutti i pronostici della vigilia.

E’ James Harden, Houston Rockets, il vincitore del premio di MVP 2017/18 (foto da: youtube.com)

A partire dal riconoscimento più atteso, ovvero l’MVP 2017/18, andato come ampiamente previsto alla stella degli Houston Rockets, James Harden, che succede così all’ex compagno di squadra ai Thunder Russell Westbrook. Harden ha condotto la sua squadra alla miglior regular season della loro storia (65-17), mettendo assieme 30.4 punti, 5.4 rimbalzi ed 8.8 assist in 72 presenze e 35.4 minuti d’impiego medio. Il cammino dei Rockets si è poi fermato alle Western Conference Finals, sconfitti dai futuri Campioni dei Golden State Warriors (3-4), ma The Beard riesce comunque a portare a casa questo importante premio, spuntandola su LeBron James (Cleveland Cavaliers) ed Anthony Davis (New Orleans Pelicans).

Altro premio che ha fatto tanto discutere durante l’anno su chi lo meritasse di più è il Rookie of The Year, riconoscimento spettante al miglior giocatore debuttante nella Lega. Mettendosi alle spalle i fenomenali Donovan Mitchell (Utah Jazz) e Jayson Tatum (Boston Celtics), a portare a casa il premio è Ben Simmons, stella australiana dei Philadelphia 76ers, guidati con una stagione da 15.8 punti, 8.1 rimbalzi ed 8.8 assist (81 le presenze, 33.7 il minutaggio medio) al terzo posto nella Eastern Conference (52-30) e, ai Playoff ritrovati dopo sei anni, alle Eastern Conference Semifinals, perse contro i Boston Celtics (1-4).

Ben Simmons, Philadelphia 76ers, è il vincitore del Rookie of the Year 2017/18 (foto da: youtube.com)

Passiamo agli altri riconoscimenti. Il Defensive Player of the Year è stato appannaggio del centro francese degli Utah Jazz, Rudy Gobert (13.5 punti, 10.7 rimbalzi e 2.7 stoppate ad allacciata di scarpe), capace di precedere Anthony Davis (New Orleans Pelicans) e Joel Embiid (Philadelphia 76ers). Gobert, dopo aver saltato buona parte delle partite nella prima metà di stagione, ha poi trascinato, insieme a Mitchell, i Jazz nella strepitosa rimonta conclusasi con il 5° posto nella Western Conference. A dimostrazione dell’ottima annata della franchigia di Salt Lake City, fermatasi alle Western Conference Semifinals contro gli Houston Rockets (1-4), c’è anche la nomination a Coach of the Year per Quin Snyder, battuto comunque dall’ex HC dei Toronto Raptors (da poco accasatosi ai Detroit Pistons), Dwane Casey. Sul podio anche coach Brad Stevens, dei Celtics.

Per la seconda volta in carriera (la prima nel 2015), Louis Williams, dei Los Angeles Clippers, si aggiudica il premio di Sixth Man of the Year. Pur non riuscendo ad accedere ai Playoff (il 42-40 degli angeleni è valso solo il 10° posto ad Ovest), Williams si è prodotto in una grande annata nel sud della California, mettendo a referto 22.6 punti (record in carriera), 2.5 rimbalzi e 5.3 assist (altro record in carriera) in 79 partite (32.8 minuti di media in campo). Il nativo di Lithonia, Georgia, ha preceduto Eric Gordon (Orlando Magic) e Fred VanVleet (Toronto Raptors).

Il Most Improved Player, premio per il giocatore più migliorato durante l’anno, è andato a Victor Oladipo, rilanciatosi agli Indiana Pacers dopo gli affanni di Oklahoma City. Una stagione super per Oladipo, capace di prendere per mano la franchigia di Indianapolis fino al 5° posto ad Est e, nonostante l’eliminazione al primo turno, di portare i Cavs futuri finalisti fino a Gara-7. Questi i numeri del 26enne nativo di Upper Marlboro, Maryland, rapportati con quelli della stagione 2016/17: 23.1 punti (15.9), 5.2 rimbalzi (4.3), 4.3 assist (2.6), 2.4 rubate (1.2), 0.8 stoppate (0.3). In più, 75 partite giocate (67 lo scorso anno), con 34.0 minuti di impiego (33.2 ai Thunder).

Infine, per quel che riguarda i riconoscimenti principali, annoveriamo l’Executive of the Year, riservato al General Manager messosi maggiormente in luce ed assegnato quest’anno a Daryl Morey, Houston Rockets. Di seguito, infine, riportiamo l’elenco comprendente tutti gli altri riconoscimenti ‘minori’, assegnati stanotte a Los Angeles.

  • NBA Sportmanship Award: Kemba Walker
  • Lifetime Achievement Award: Oscar Robertson
  • Teammate of the Year Award: Jamal Crawford
  • Sager Strong Award: Dikembe Mutombo
  • NBA Cares Community Assist Award: Kevin Durant
  • Play of the Year e Clutch Shot of the Year: il buzzer beater di LeBron James vs Minnie
  • Hustle Award: Amir Johnson
  • Dunk of the Year: Giannis Antetokounmpo vs Knicks
  • Block of the Year: Anthony Davis
  • Handler of the Year: Kyrie Irving
  • Assist of the Year: LeBron James
  • Best Style: Russell Westbrook

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