Dopo il flop legato alla mancata qualificazione al Mondiale di Russia 2018, il ct Ventura ha le ore contate.
Ancora incredula e scossa per il fallimento Mondiale, nel day-after l’Italia prova ad organizzare il futuro ripartendo da zero. Facile pensare che il primo cambiamento riguarderà la guida tecnica, con Gian Piero Ventura capro espiatorio del crack azzurro.
Il ct ha un contratto fino al 2020, ma al suo interno è presente una clausola rescissoria da poter attuare in caso di fallimento e dunque le sue ore sulla panchina della Nazionale italiana sono ormai agli sgoccioli.
Resta però da capire se sarà esonero o il ct presenterà egli stesso le dimissioni, ma tanto poco cambia. Quel che è certo è che per risollevarsi l’Italia dovrà ripartire da zero, il tutto accompagnato dall’inevitabile cambio generazionale di giocatori. Buffon, Barzagli e De Rossi, i tre Campioni del Mondo, nella partita di ieri hanno infatti annunciato in lacrime l’addio alla maglia azzurra.
Il primo obiettivo ora è la qualificazione all’Europeo del 2020 con un nome prestigioso alla guida tecnica. Quelli presenti sul taccuino della Figc sono quattro e tutti di grande valore. Se uno di questi dovesse accettare la guida della Nazionale, la Federazione sarebbe disposta anche a scegliere un traghettatore fino all’estate che senza troppe sorprese dovrebbe essere il ct dell’Under 21 Gigi Di Biagio.
I nomi attualmente in lizza per il post Ventura sono appunto quattro: Antonio Conte, Massimiliano Allegri, Carlo Ancelotti e Roberto Mancini. Escluso Ancelotti, gli altri tre sono tutti impegnati su panchine di club prestigiosi e bisognerà appunto attendere la prossima estate per strappar loro un sì. Quel che è certo è che chiunque arriverà troverà un mucchio di macerie dalle quali bisognerà ricostruire – e anche in fretta – il futuro della Nazionale italiana.
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