La partita di ieri giocata con il Chievo ha lasciato in dote anche delle preoccupazioni.
Se dal punto di vista del gioco e del risultato la formazione partenopea è sulla buona strada, non si può dire altrettanto quando si parla di condizioni fisiche. Sappiamo come all’inizio della stagione le gambe sono un po’ imballate, i ritmi piuttosto bassi. Ci vuole tempo per recuperare la condizione, arrivare in forma per l’inizio del campionato.
Sono aspetti che non preoccupano più di tanto il tecnico del Napoli, orientato ad alimentare i sogni e le speranze di un intero popolo. Lo scorso anno è arrivato vicino al sogno dello scudetto, l’utimo dei quali è parecchio lontano nella memoria. Infatti è risalente alla stagione 1989-90, con il migliore giocatore di tutti i tempi, quel Maradona in grado di portare su una squadra intera.
Ora le ambizioni sono sempre alte, la voglia di un successo importante altrettanto. L’ultima competizione vinta dalla squadra partenopea risale alla Supercoppa italiana del 2014, successo conquistato ai rigori ai danni della Juventus.
Quest’anno parte male la stagione con un infortunio che mette qualche ombra sulla rosa. Insigne, autore di una grande partita ieri sera con il Chievo, con un assist al bacio, con il contagiri, per la realizzazione di Verdi. Un po’ di responsabilità la ha anche la formazione veronese, venuta in Trentino con le intenzioni di giocare duro e limitare il passivo. Un agonismo piuttosto violento, che ha portato alcuni danni in casa partenopea.
A farne le spese più di tutti è stato Insigne, a causa di un colpo preso alla caviglia dopo appena mezz’ora di gioco. E’ stato sostituito da Ounas, ma i tifosi campani non hanno preso bene l’atteggiamento dei veronesi. Momenti di nervosismo in campo, con un clima che è sembrato più da campionato che da amichevole estiva.
Comunque le sue condizioni non sono così grav, è da escludere una distorsione.
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