Lo scugnizzzo di Frattamaggiore, nel dopogara contro i felsinei, ha fatto sentire la sua voce e spronato i compagni a reagire alla sconfitta.
La voce, il cuore del capitano. La sconfitta patita dal Napoli in casa contro il Bologna nel posticipo di ieri sera ha lasciato un segno importante, soprattutto nella classifica. I partenopei, a più di un quarto di campionato, hanno ben 17 punti di distacco dall’Inter capolista, e la corsa alla zona Europa è già in salita.
In una situazione come questa, dopo un 2-1 casalingo umiliante quanto giusto, nel post partita il capitano ha preso la parola, nello spogliatoio tra scarpe e borsoni, in un’atmosfera che raramente si è vista dai tempi di Maurizio Sarri. Lorenzo Insigne, con il cuore sanguinante e la voce decisa, nel silenzio generale, ha preso la parola, dando vita a una vera e propria sfuriata, con la responsabilità che richiede i gradi di capitano.
L’invettiva di Insigne è stata solo il primo passo di una settimana che si prospetta di fuoco. Nella giornata di oggi, infatti, dopo un confronto con la squadra, Carlo Ancelotti ha deliberato il ritiro. L’obiettivo degli azzurri sarà quello di recuperare quella serenità, soprattutto mentale, che consenta di affrontare le partite che mancano alla pausa natalizia, magari mettendo a segno un filotto di vittorie scacciacrisi.
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