Dopo la sconfitta casaliga contro il Bologna la posizione del tecnico di Reggiolo è sempre meno salda. De Laurentiis pensa all’ex Milan in caso di emergenza.
Nervi tesi, musi lunghi, ma soprattutto tanta confusione, e un cammino in campionato che diventa sempre più un calvario. E’ questo il clima che aleggia in casa Napoli dopo la sconfitta, l’ennesima, patita in casa contro il Bologna domenica sera. Questa volta il ritiro per la squadra di Ancelotti è stato obbligato, e a volerlo è stato lo stesso tecnico, che a ottobre l’aveva osteggiato.
La sfuriata di Insigne alla squadra al termine della partita contro i felsinei è stato l’urlo di dolore di un capitano alle volte emarginato, ma che racconta meglio di ogni altra cosa la situazione critica che sta vivendo la squadra azzurra, con la zona Champions già distante e con le avversarie davanti in classifica che corrono al ritmo di un treno.
Se fino ad ora la figura di Ancelotti è stata risparmiata dal novero dei colpevoli, ora il presidente De Laurentiis considera la posizione dell’ex Real e Bayern non così salda come un tempo, e anzi starebbe pensando sull’opportunità di un esonero. L’ambiente necessita di una scossa, e l’avvento di un nuovo tecnico è ora una ipotesi più che concreta.
Uno dei nomi sul quale la dirigenza starebbe riflettendo è quello di Gennaro Gattuso, ora disoccupato dopo la fine del rapporto che lo legava al Milan. Se nelle prossime due gare (Udinese in campionato e Genk in Champions) non dovesse esserci una inversione di tendenza, l’ex mediano rossonero potrebbe diventare il nuovo allenatore del Napoli. Per portare il paziente fuori dal capezzale e portalo a farlo camminare di nuovo. Per la seconda volta, dopo la prima alla corte di Elliot.
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