MotoGP: tra presente e passato, a Valencia Marquez e Dovi si giocano il titolo

Ormai ci siamo. Domenica prossima la MotoGP celebrerà il redde rationem di questa emozionante stagione 2017. Un atto finale al quale arriveranno in due a contendersi lo scettro di Campione del Mondo della classe regina, ovvero Marc Marquez ed Andrea Dovizioso. Il pilota della Honda, forte dei suoi 21 punti di margine, scenderà in pista dall’alto di una posizione di vantaggio indiscutibile, mentre il pilota forlivese dovrà praticamente sperare in un miracolo sportivo di proporzioni quasi bibliche.

L’abbraccio tra Dovizioso e Marquez, al termine del Gran Premio del Giappone, vinto dall’italiano (foto da: motorbikemag.es)

MARQUEZ vs DOVIZIOSO: UN VERDETTO APPARENTEMENTE SCONTATO

Il duello finale tra il Cabroncito ed il Dovi appare senz’altro squilibrato a vantaggio del nativo di Cervera, il quale sembra veleggiare verso il suo secondo bis iridato in cinque anni di MotoGP, per un totale di sei titoli mondiali in 10 stagioni. Un qualcosa di spaventoso, paragonabile soltanto a quanto fatto da Valentino Rossi che, dal 1996 al 2005 (stesso arco temporale quindi), portò a casa ben sette titoli iridati.

UNA STAGIONE DA SOGNO PER IL DOVI. PECCATO PER L’AUSTRALIA…

Prima di inoltrarci nei poco complicati calcoli sulle varie combinazioni, diamo uno sguardo a come i due contendenti siano giunti all’appuntamento finale del Ricardo Tormo. Se Marquez era una garanzia in sede di pronostico, non altrettanto si poteva dire di Dovizioso, che inizialmente sembrava condannato al ruolo di paggio di Jorge Lorenzo, giunto a Borgo Panigale come salvatore della patria.

Ma le cose, come abbiamo visto, sono andate in modo decisamente diverso. Mentre l’ex Yamaha fatica tantissimo nel trovare feeling con la GP17, Andrea, dopo l’ormai consueto 2° posto in Qatar e alcuni risultati a metà tra Austin e Le Mans, senza dimenticare lo strike di cui rimane vittima in Argentina per mano di Pedrosa, vede la sua stagione svoltare al Mugello, dove ottiene una strepitosa vittoria, subito bissata a Barcellona, in casa degli spagnoli. Risultati che permettono al nostro di issarsi in vetta al campionato per la prima volta in carriera in MotoGP.

Splendida istantanea della fase decisiva del duello tra Andrea Dovizioso e Marc Marquez in Austria, con il vano tentativo dello spagnolo all’ultima curva (foto da: motorbikemag.es)

Marquez, dal canto suo, dopo un avvio a corrente alternata con vittoria classica in Texas e due zeri tra Argentina e Francia, comincia a trovare la quadra dal Montmelò (2°), per poi sbloccarsi definitivamente a cavallo della sosta estiva, con un uno-due (Germania-Rep. Ceca) che lo manda in testa al Mondiale, scalzando un Dovi che invece in quel periodo incappa in prestazioni poco esaltanti. In Austria arriva un altro turning point della stagione, ovvero il duello all’ultima curva vinto di strategia da Dovizioso, che fa poi il bis a Silverstone dove, insieme al ritiro di Marc, ritrova il primato in classifica.

A Misano il pilota Honda vince e aggancia il Dovi (3°) a 199, operando poi il sorpasso ad Aragon, dove l’italiano giunge solo 7°. La speranza si riaccende forte a Motegi, dove il Dovi ha ancora la meglio nel corpo a corpo, portando il divario a -11. La mannaia sulle sue speranze arriva a Phillip Island: Marc vince ancora mentre Andrea naufraga e in volata chiude addirittura 13°. La recente vittoria di Sepang serve più che altro come consolazione.

MOTOGP VALENCIA 2017: LE POSSIBILI COMBINAZIONI

Ricapitolando: 282 punti a 261, 6 vittorie per parte, 7 pole a 0 (12 prime file a 4), 11 podi totali ad 8 e 3 giri veloci a 2. Ma torniamo sulla gara di Valencia. Cosa deve fare Marc Marquez per festeggiare il sesto titolo? Poco, sinceramente. Questo perchè bisogna partire dalla premessa che, in caso di mancata vittoria dell’italiano, il catalano potrebbe anche ritirarsi o non arrivare a punti. Il discorso sul suo piazzamento finale entra in gioco solo nel caso di vittoria del Dovi. A quel punto a Marc basterà tagliare il traguardo in 11.esima posizione, per incamerare 5 miseri ma decisivi punticini. Ribaltando la prospettiva, Andrea per mantenere in vita le sue già scarse chance, dovrà giocoforza vincere, per poi sperare che accada qualcosa al rivale. Senza il gradino più alto del podio non si comincia nemmeno a discutere.

MOTOGP, QUANDO IL TITOLO SI E’ DECISO A VALENCIA

Da quando è stato inserito nel calendario iridato (ovvero dal 1999), il Gran Premio della Comunitat Valenciana è diventato l’appuntamento di chiusura della stagione dall’annata 2002. Limitandoci alla MotoGP, per tre volte il titolo si è deciso sul tortuoso tracciato spagnolo. La prima volta risale al 2006, quando Valentino Rossi e il compianto Nicky Hayden si presentarono all’ultimo atto divisi da 8 punti in favore del pilota italiano, che aveva operato il sorpasso al termine di una lunga rincorsa nell’appuntamento precedente dell’Estoril, quando Hayden venne steso da Pedrosa, mentre Valentino fu beffato da Elias in volata per appena 2 millesimi.

Valencia 2006. Rossi cade al terzo giro e il mondiale va a Nicky Hayden (foto da: motomondialeit.altervista.org)

A Valencia, dopo una qualifica che vide Rossi fare la pole e Hayden schierarsi 5°, tutto si decise al 3° giro quando l’italiano, 7° e in affanno, scivola in curva 2 e riparte 20°. A Kentucky Kid, in quel momento 2° e in battaglia con colui che sarà poi vincitore, Troy Bayliss, bastò amministrare e, finendo 3° (alle spalle anche di Loris Capirossi, doppietta Ducati), si laureò Campione. Rossi finì 13°, con un esito finale favorevole al pilota Honda per cinque punti (252 a 247).

Passano sette anni e il Ricardo Tormo torna ad essere decisivo per il Mondiale nel 2013. Un affaire tutto spagnolo, tra l’affermato Jorge Lorenzo e il ‘nuovo che avanza’, il rookie terribile Marc Marquez. Quest’ultimo aveva a disposizione un margine di 13 punti (318 a 305), con un Lorenzo in grande rimonta nel finale, grazie anche alla squalifica del rivale a Phillip Island (bandiera nera per aver effettuato in ritardo il cambio moto, contravvenendo alle disposizioni dei commissari). Lorenzo doveva vincere anche a Valencia, sperando in un 5° posto del rivale: in gara, mentre Lorenzo otteneva il successo dopo un bel duello con Pedrosa, Marquez si accontentava del gradino più basso del podio, festeggiando il suo primo iride nella MotoGP.

Valencia 2013. Marc Marquez è per la prima volta Campione della MotoGP. Con Lorenzo vincitore, gli basta chiudere 3° (foto da: amotomio.it)

Altri due anni ed arriviamo all’epilogo più polemico, chiacchierato ed avvelenato della storia del Motomondiale. La tensione, al Gran Premio della Comunitat Valenciana 2015, è palpabile, dati gli avvenimenti verificatisi nelle due gare precedenti. Prima la conferenza stampa di fuoco in Australia, con Rossi ad insinuare il dubbio di un Marquez che, avendocela con lui per i contatti di Termas de Rio Hondo ed Assen, remi a favore del connazionale Lorenzo pur di mettergli i bastoni tra le ruote. La gara è foriera di ulteriori polemiche, che divampano nel paddock di Sepang, dove si consuma l’ormai celeberrimo episodio del contatto tra i due alla Sunway Lagoon. In un clima mai sperimentato dal Motomondiale, i commissari decidono di far salvo il 3° posto dell’italiano, rifilandogli però la sanzione della partenza dall’ultima posizione in Spagna.

Valencia 2015. Jorge Lorenzo, neo campione del mondo, viene portato in trionfo dai suoi meccanici (foto da: motorcycle-usa.com)

Tra lui ed il compagno di squadra ballavano 7 punti (312 a 305 per il Dottore). La pole del sabato di Lorenzo rendeva improba l’impresa dell’italiano che, in caso di vittoria del rivale, sarebbe dovuto arrivare 2° per vincere il titolo. La domenica Valentino scalò posizioni su posizioni ma, come previsto, una volta risalito in 4° posizione il terzetto di testa era ormai troppo lontano. Davanti, pur con una superiorità evidente, Marquez si limitava a ‘scortare’ Lorenzo, salvo che nel finale, quando Pedrosa, rinvenuto grazie al ritmo basso dei due, provò a giocarsi le sue carte per la vittoria. Marc reagì duramente, impedendo il sorpasso al compagno di box, permettendo a Lorenzo di andare a vincere gara e campionato. Non senza un ulteriore e pesante carico di polemiche anche dopo quest’epilogo, con i due spagnoli accusati di ‘biscotto‘, non solo in Italia ma anche all’estero.

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