L’annuncio del colpo di mercato della Honda, che nella stagione 2019 proporrà in HRC la bellezza di 11 titoli mondiali (al momento), suddivisi tra i sei di Marc Marquez e i cinque di Jorge Lorenzo, sta spingendo tanti, addetti ai lavori e semplici fan, ad immaginare quali scenari potrà riservare la prossima stagione a quello che a tutti gli effetti si annuncia come un dream team.
Tra i pareri più autorevoli arrivati nel post GP di Catalunya, spicca quello di Kevin Schwantz. Lo statunitense, Campione del Mondo classe 500 nel 1993 in sella alla Suzuki, si dice molto curioso di capire come imposterà la Honda lo sviluppo della moto, dato che c’è la concreta possibilità che Marc e Jorge diano impulsi diversi al team.
“Sarà interessante vedere come si adatterà alla nuova moto Jorge Lorenzo” – spiega Schwantz – “Non credo che muterà il suo approccio metodico, teso a rendere man mano la moto adatta alle sue caratteristiche. Lui e Marc hanno due stili di guida completamente diversi, e la Honda penso proprio dovrà sviluppare le moto in modo completamente diverso. Ma ne hanno tutte le capacità, economiche e tecniche“.
“E’ una situazione davvero intrigante. Da parte mia, non vedo l’ora di vederli con la stessa moto, confrontarne i tempi e capire chi dei due finirà davanti. Jorge ha dimostrato di guidare qualsiasi cosa, come abbiamo visto nell’ultimo periodo con la Ducati. È riuscito ad essere regolare in ogni sessione di prova e anche in gara, tornando piano piano se stesso“, ha aggiunto il 54enne nativo di Houston, Texas.
Schwantz, comunque, non si è fermato qui, dando il suo parere anche riguardo la situazione che si prospetta per l’amata Suzuki. Nel 2019 ci sarà una coppia tutta iberica, con il confermato Alex Rins affiancato dal rookie Joan Mir: “Joan è un ragazzo molto motivato, veloce ed intelligente, e lo ha già dimostrato sia in Moto3 che in Moto2. Bisognerà saper aspettarlo, ma credo sia un ottimo acquisto per il team. Il fatto di avere due piloti giovani darà ottime chance in futuro e la mia speranza è che la Suzuki gli riesca a fornire una moto competitiva“.
“Rins? Non sarà semplice per lui, essendo al terzo anno nel team. Inoltre, verrà chiamato a guidare lo sviluppo della moto ed avrà quindi più pressione addosso” – conclude Schwantz – “Sarà molto importante che ci sia la giusta comunicazione tra Alex e Joan, discutendo e confrontandosi tra di loro su cosa andrà e su cosa non andrà sulla moto. E’ l’unico modo per ridurre il gap dalle moto migliori“.
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