Dopo il suo debutto a Misano, il francese Ponsson è stato sotto il bersaglio della critica anche dei giornalisti.
La sua inesperienza è stata un tallone d’achille per le sue prestazioni nel gp di San Marino. Gli avversari lo doppiavano con estrema naturalezza, come se avessero di fronte un vero e proprio bambino alle prime armi.
Il divario è stato importante, ma Ponsson può avere dalla sua il fatto di non aver provato prima la moto, in occasione dei test. E’ subito salito sulla due ruote nel corso del weekend di gara è questo aspetto ha fatto la differenza. Ha dovuto imparare tutto subito, senza avere la minima possibilità di fare errori e rimediare. In una gara ci si gioca tutto, bisogna saper spingere e rallentare a seconda dei momenti.
Non appena è giunto a Misano è stato subissato di critiche da parte dei suoi colleghi, per via della sua mancanza di esperienza e della pericolosit che ne deriva. In pista bisogna riuscire a controllare la vettura, non commettere errori vistosi che possano danneggiare la gara di un tuo avversario.
Si è voluto sfogare soprattutto con i giornalisti, rei di non avere la minima comprensione per un ragazzo alle prime esperienze. I suoi colleghi hanno fatto bene a criticarlo, essendo in pista come lui. Ma da chi scrive non è possibile accettare le critiche. Avrebbero dovuto salire su di una moto come ha fatto lui.
Ha compreso i timori espressi dagli altri piloti, ma lui ha risposto che ha dovuto imparare nelle condizioni peggiori. Nonostante ciò, alla fine ha fatto un tempo che gli ha permesso di rimanere nel 107%, il limite massimo per poter partecipare ad una gara.
Sta già pensando ad Aragon, il gran premio della prossima settimana, in cui non dovrà più perdere del tempo a scoprire la moto. Conosce già l’accelerazione, il rallentamento e la reazione delle gomme, così potrà essere più vicino ai tempi degli altri.
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