Dopo l’annuncio della rescissione anticipata con Johann Zarco, la KTM ha comunicato in via ufficiale il prolungamento del proprio impegno in MotoGP sino al 2026. La casa austriaca è sbarcata in top class nella stagione 2017, raccogliendo, nell’arco di due stagioni e mezzo, la miseria di un podio, griffato Pol Espargaro nell’acquazzone di Valencia, non più tardi di nove mesi fa. Oltre al pilota spagnolo, a bordo della RC16 è transitato anche Bradley Smith (ora in MotoE, ndr), successivamente rimpiazzato dall’ingaggio di Johann Zarco.
Proprio il transalpino sembrava avere tutte le carte in regola per diventare l’uomo chiave del progetto, finalizzato ad una crescita importante sia in termini di sviluppo che di risultati in pista. Nulla di tutto questo si è però realizzato. L’avventura del due volte campione del mondo di Moto2 si è rivelata, sin qui, un autentico flop: 11 gare, due ritiri e un 10° posto a Barcellona come miglior risultato. Troppo poco per uno abituato a giocarsi il podio soltanto un anno fa a bordo di una Yamaha satellite.
La penuria di risultati e la risoluzione del rapporto con il proprio pilota di punta non hanno però minato le ambizioni di un gruppo sempre più convinto a proseguire l’avventura nella classe regina almeno per altre sette stagioni. Al contrario, i cambiamenti più importanti andranno a riguardare le classi inferiori: si chiude l’esperienza orange in Moto2, proprio dove KTM ha raccolto i risultati migliori grazie ai successi di Miguel Oliveira e Brad Binder. La casa da di Mattighofen manterrà comunque una sinergia con il team Ajo Motorsport. Rivoluzione anche in Moto3, con l’ormai definito ritorno del marchio Husqvarna, come confermato dall’amministratore delegato KTM, Stefan Pierer: “Siamo soddisfatti del nostro percorso in questi due anni mezzo. La strada per continuare a crescere è già stata tracciata. Oltre al progetto MotoGP siamo decisi a rilanciare Husqvarna in Moto3, creando una nuova moto ed un nuovo team. Per convogliare tutte le energie e le risorse in queste due direzioni, rinunciamo al proseguimento del nostro percorso in Moto2“.
Stefan Pierer, amministratore delegato KTM
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