MotoGP Francia 2019, Analisi Gara – Marquez sempre più padrone

Il Gran Premio di Francia, quinta prova della stagione 2019, ci ha consegnato un Marc Marquez sempre più in versione dominatore. Il pilota Honda si è imposto per la 3° volta in stagione, esibendosi in un nuovo assolo, che ben poche chance ha lasciato agli avversari, in primis quelli della Ducati. Sono state ben tre le moto di Borgo Panigale a classificarsi dal 2° al 4° posto ma, eccetto Jack Miller nei primi giri, né il Dovi né Petrucci hanno mai costituito delle vere minacce per lo spagnolo. Valentino Rossi, 5°, è nuovamente il miglior yamahista, ma anche lui non ha potuto fare molto. Domenica da dimenticare per Alex Rins (10°), Jorge Lorenzo (11°) e Maverick Vinales, steso da Francesco Bagnaia. Nelle altre categorie, tripletta Spagna in Moto2, con Alex Marquez vincitore, mentre è un disastro per i nostri piloti. In Moto3, dopo la pole, John McPhee porta a casa il successo, su Lorenzo Dalla Porta e sul leader del campionato, Aron Canet.

Marc Marquez, con il duo Ducati formato da Andrea Dovizioso e da Danilo Petrucci, sul podio del Gran Premio di Francia 2019 (foto da: motogp.com)

HONDA: MARQUEZ FIRMA LA VITTORIA #300 IN MOTOGP. LORENZO CONTINUA A FATICARE

Marc Marquez è il padrone della MotoGP anche quest’anno. A Le Mans arriva la 73.esima vittoria in carriera (47.esima in MotoGP), entrando sempre più nella storia della Honda, regalando alla Casa dell’Ala Dorata la 300.esima vittoria nella sua storia nella classe regina. Un Marquez che in pratica fa quel che vuole: parte bene, con tanto di carenata a Petrucci, nella prima fase controlla la situazione, stando attento all’esuberante Miller che, per qualche giro, gli mette le ruote davanti; una volta ripresa la leadership, con un ritmo martellante ed inesorabile, stacca tutti e va a vincere in tranquillità. La scivolata di Austin, anziché scalfirne le certezze, purtroppo per gli avversari sembra averne aumentato ancor di più la fame. In sintesi, se Marc vuole vincere (e non si stende, aggiungeremmo noi), c’è ben poco da fare per gli altri. Ed ora in classifica il Campione di Cervera (95), vanta 8 punti sul Dovi (87), 20 su Rins (75) e 23 su Rossi (72).

Una fase della gara di ieri a Le Mans, con Marc Marquez tallonato da Jack Miller, Andrea Dovizioso e, più indietro, da Valentino Rossi (foto da: twitter.com)

Ancora una volta, l’altra metà del box HRC ‘piange’. Le Mans sembrava un’altra buona chance per il rilancio, ma Jorge Lorenzo sostanzialmente ha fallito nuovamente l’esame. Dopo delle discrete prove, Jorge è anche partito abbastanza bene in gara, fisso nel secondo gruppo alle spalle dei primi; passata metà gara, però, Lorenzo ha cominciato a fare il gambero, fino a finire 11°. Che poi, sarebbe anche il miglior risultato stagionale… Troppo poco, davvero troppo poco per il maiorchino. Restando in ambito Honda, poca gloria per il team di Lucio Cecchinello, con uno spento Cal Crutchlow che ha chiuso in 9° posizione, mentre Takaaki Nakagami è finito nel ghiaione a 9 giri dalla fine.

DUCATI: DOVI E PETRUX SUL PODIO, MA NON BASTA PER CONTRASTARE MARC

La Ducati lascia la Francia con un risultato sicuramente importante, avendo piazzato tre GP19 nelle prime quattro posizioni. I due ufficiali, Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, chiudono sul podio, rispettivamente 2° e 3° (prima top-3 stagionale per il pilota ternano), mentre Jack Miller (Ducati Pramac) è protagonista di una gara molto combattiva, chiusa al 4° posto dopo averla anche guidata per qualche giro all’inizio, battagliando con Marquez. Il tutto, però, diventa insufficiente quando si va a comparare con quello che sta facendo il grande avversario, il #93 sulla RC213V. In gara mai le ‘Rosse’ sono sembrate capaci di infastidire il catalano che, quando ha voluto, ha impostato un ritmo insostenibile, lasciando ancora una volta gli altri a battagliare per le posizioni dal 2° posto in giù. Vero, il Dovi è ad 8 punti dal fenomeno di Cervera, un gap accettabile. Ma per andare all’attacco serve altro, a meno di non volersi rassegnare ad attendere qualche passaggio a vuoto di Marc per cogliere qualche risultato importante. Tornando al team Pramac, gara da dimenticare per Francesco Bagnaia, che finisce addosso a Maverick Vinales dopo 6 giri.

La Ducati ha occupato le posizioni dalla 2° alla 4° a Le Mans. In foto Andrea Dovizioso (2°), Jack Miller (4°) e Danilo Petrucci (3°) (foto da: motogp.com)

YAMAHA: ROSSI FA IL MASSIMO POSSIBILE. KO VINALES

Torna ad annaspare la Yamaha, su una pista che, sulla carta, avrebbe dovuto consentire alla M1 di potersi esprimere al meglio, dando seguito agli ultimi buoni risultati. E invece, il solo Valentino Rossi è stato in grado di farsi vedere nelle prime posizioni, non avendo però abbastanza passo per insidiare le Ducati sul podio, anche se alla fine il gap è stato molto contenuto (+0.911 da Petrucci). Il Dottore ha chiuso in 5° posizione dopo aver dato tutto e cavato tutto il possibile dalla sua M1, con il miglior highlight del weekend che resta il capolavoro di coraggio (alla Marquez) in Q1, andando in pista con le slick quando la pista era ancora molto infida e scivolosa.

Domenica avara di emozioni per Valentino Rossi, 5° in Francia e miglior Yamaha al traguardo per la 4° volta su 5 gare (foto da: motogp.com)

Tolto il pesarese, non ha molto di cui sorridere la Casa di Iwata. GP tutto sommato positivo in casa Petronas SRT, che vede Franco Morbidelli, autore di una prestazione consistente, terminare in 7° posizione, bissando così il risultato di due settimane fa a Jerez. Rammarico invece per Fabio Quartararo che, davanti al suo pubblico, paga una prima parte di gara caratterizzata da una brutta partenza, per poi accendersi all’improvviso e risalire, finendo alle spalle del compagno di box (8°). Capitolo Vinales: lo spagnolo, come sottolineato prima parlando di Bagnaia, è stato sfortunato nel venir centrato dal torinese; c’è però da dire che si trovava in 13° posizione e che, dopo aver fatto benissimo fino alle PL3, Maverick è poi letteralmente evaporato.

GLI ALTRI: CHE GARA DI POL ESPARGARO. MALE LA SUZUKI

Almeno con Pol espargaro, la KTM dimostra di avere margini di crescita e, in definitiva, di aver fatto dei passi avanti seri. Sul Circuito Bugatti, la Casa di Mattinghofen, grazie al 27enne spagnolo, ha portato a casa un bellissimo 6° posto, ovvero il secondo miglior risultato in assoluto da quando gli austriaci sono entrati in MotoGP, restando per ora imbattuto il 3° posto a Valencia 2018 sempre del minore dei fratelli Espargaro. Il nativo di Granollers ha fatto bene sin dalle prove, e in gara è sempre rimasto a ridosso del gruppo di testa, sfoderando un ottimo ritmo e chiudendo a soli 3.8″ dal podio (5.9″ da Marquez). Pol è l’unico sorriso per la KTM, dato che nemmeno la gara di casa risolleva le sorti di un Johann Zarco sempre più incupito ed in rotta con Beier e compagnia cantante, 13° e quasi a mezzo minuto dal compagno di box, davanti soltanto alle due KTM Tech 3 di Hafizh Syahrin (14°) e di Miguel Oliveira (15°), oltre che a Joan Mir (16°).

Miglior risultato stagionale (secondo di sempre) per la KTM a Le Mans, condotta da Pol Espargaro fino al 6° posto (foto da: motogp.com)

A proposito dello spagnolo della Suzuki, quanto accaduto a lui e al ceco Karel Abraham (Ducati Avintia Racing) ha pochi precedenti, quantomeno nel Motomondiale moderno. I due, infatti, sono finiti per terra, uno dietro l’altro, nel giro di ricognizione in curva 3, evidentemente per colpa della temperatura degli pneumatici, troppo fredda. Entrambi, tornati di corsa ai box, sono riusciti a partire ma, mentre Mir ha chiuso ultimo e doppiato, Abraham è tornato in pista quando i primi avevano già completato il primo giro, beccandosi un’inevitabile bandiera nera. Una domenica negativa quella della Suzuki, che ha visto il suo alfiere, Alex Rins, mai in gioco per le posizioni che contavano, pagando sicuramente la 19° posizione di partenza, e terminando la sua gara appena 10° e lontanissimo dai migliori. Racimola qualche punto l’Aprilia grazie ad Aleix Espargaro (12°), mentre non vedono la bandiera scacchi né Tito Rabat (Ducati Avintia Racing) né l’altro pilota della Casa di Noale, Andrea Iannone, ancora troppo dolorante alla caviglia sinistra infortunata in Spagna.

MOTO2: ALEX MARQUEZ GUIDA LA TRIPLETTA IBERICA. GARA DA CANCELLARE PER BALDASSARRI&CO

Famiglia Marquez in festa a Le Mans. Prima del netto successo di Marc, nella Middle Class era arrivato quello di Alex, che ha preso il comando della gara dopo pochi giri, per poi non mollarlo più fino alla fine, tornando su un gradino più alto del podio che non lo vedeva protagonista da Motegi 2017. Un podio totalmente spagnolo, quello del Gran Premio di Francia, vista la presenza di Jorge Navarro, in rimonta dopo una partenza difficile e nonostante tanti errori, e di Augusto Fernandez, che perde la battaglia con il connazionale per il 2° posto. Il sudafricano Brad Binder (4°) interrompe la sequela di piloti iberici, che però prosegue con Xavi Vierge (5°), mentre non brilla Thomas Luthi (6°). E i nostri? E’ stata una domenica ‘ferale’ per i centauri nostrani, in primis per il leader della classifica, Lorenzo Baldassarri. Il pilota del team Flexbox HP 40 cade alla Chemin aux Boeufs, coinvolgendo anche Mattia Pasini, la cui moto gli finisce addosso; trasportato in barella al Centro Medico, al 22enne di San Severino Marche è stata riscontrata una commozione cerebrale e la slogatura della spalla destra.

Alex Marquez taglia vittorioso il traguardo del Gran Premio di Francia 2019, classe Moto2, interrompendo un digiuno lungo 25 gare (foto da: motogp.com)

Subito dopo il via era volato per aria Andrea Locatelli, che partiva 6°, mentre nella via di fuga è terminata la gara anche di Simone Corsi, autore di una prima parte di gara strepitosa, che l’aveva portato fino alla 2° posizione. Il migliore dei nostri risulta così il solido Enea Bastianini (7°), mentre chiude in top-10 anche Nicolò Bulega (10°), preceduto da un deludente Marcel Schrotter (8°) e da Iker Lecuona (9°). Alle spalle del nipponico Tetsuta Nagashima, arrivano nei punti anche Fabio Di Giannantonio (12°), un Luca Marini ancora lontano parente di quello ammirato l’anno scorso (13°) e Stefano Manzi (15°), quest’ultimo dietro allo statunitense Joe Roberts. Finisce invece 18° Marco Bezzecchi. In classifica, mantiene la leadership il Balda (75), anche se i rivali sono ora più vicini: Luthi a -7, Navarro a -11, Marquez a -14 e Schrotter a -19.

MOTO3: MCPHEE REGALA LA PRIMA VITTORIA AL TEAM PETRONAS. SUL PODIO DALLA PORTA E CANET

Consueta battaglia serrata nella Entry Class, dalla quale spunta il poleman John McPhee. Lo scozzese centra la seconda vittoria in carriera (prima a Brno, nel 2016), sfruttando un weekend dalle condizioni miste, che esaltano il suo stile di guida. Il pilota del team Petronas Sprinta Racing (a proposito, prima vittoria per i malesi) regola in una volata a due il nostro Lorenzo Dalla Porta, mentre chiude il podio il leader del campionato, Aron Canet, il quale dedica il risultato al nonno ed al papà di Max Biaggi, entrambi scomparsi nei giorni precedenti. Lo spagnolo, nel corso dell’ultimo giro, ha rischiato seriamente di finire per terra mentre battagliava in maniera molto rude con il nipponico Kaito Toba, costretto alla fine al 6° posto, preceduto anche dall’argentino Gabriel Rodrigo e da Andrea Migno (5°). Il nostro ha di che recriminare a causa della condotta del compagno di box Jaume Masià che, penalizzato per un taglio di chicane (finirà 12°), non ha fatto altro che ostacolare, anche in maniera pericolosa, il 23enne di Cattolica.

John McPhee batte in volata Lorenzo Dalla Porta e si aggiudica il Gran Premio di Francia 2019, Classe Moto3 (foto da: motogp.com)

Rimonta molto positiva per Celestino Vietti (da 19° a 7°), davanti all’altro pilota giapponese Kazumi Masaki, al ceco Jakub Kornfeil ed allo spagnolo Raul Fernandez, che completa la top-10. In zona punti finiscono anche Albert Arenas, il già nominato Masià, il kazako Makar Yurchenko, Ayumu Sasaki ed infine un altro ceco, Filip Salac. Da segnalare i tanti ritiri (12 su 29 partenti) e anche qualche caduta davvero paurosa, come quella nel corso del primo giro del giapponese Ai Ogura il quale, in uscita dalla Chemin aux Boeufs, perde il posteriore e la sua moto vola pericolosamente in pista, scansata miracolosamente dagli altri centauri. Le cadute, purtroppo, fanno fuori i nostri Niccolò Antonelli, Tony Arbolino, Dennis Foggia e Riccardo Rossi, mentre una situazione fisica ancora precaria porta al ritiro anticipato Romano Fenati. In classifica, Canet sale a 74 punti, +14 su Dalla Porta, +17 su Antonelli, +23 su Toba e +25 su Masià.

Il Motomondiale tornerà in pista con il Gran Premio d’Italia al Mugello, nel weekend dal 31 Maggio al 2 Giugno.

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