La vittoria contro il Sassuolo ha salvato la panchina di Montella, che si è affidato ai senatori del Milan dell’anno scorso, dai quali ripartirà per scacciare la crisi e inanellare una striscia di risultati positivi a partire dalla sfida contro il Napoli
Questo Milan non piace, né convince. Non gioca bene, né dà la sensazione di poter davvero dominare le partite. Forse, non è all’altezza delle aspettative, ma ha l’obbligo di tornare in corsa per il quarto posto. Il futuro di Vincenzo Montella, poi, sarà, come sempre, tutto legato solo ai risultati. Per questo, probabilmente, è nato il “Patto dei Senatori” per provare a svoltare.
Ma andiamo con ordine. Dopo il sesto posto della scorsa stagione, la nuova società cinese, capeggiata dai dirigenti Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, ha speso ben 230 milioni di euro sul mercato per acquistare giocatori esperti, come Leonardo Bonucci, Lucas Biglia e Nikola Kalinic, giovani di talento, come Andrea Conti, Franck Kessie e Andrè Silva, e, soprattutto, altri destinati al salto di categoria e a rilanciarsi, come Mateo Musacchio, Ricardo Rodriguez, Hakan Calhanoglu e Fabio Borini.
La rosa è stata migliorata sensibilmente e le attese sono accresciute dopo le ottime prestazioni offerte in Europa League e nelle prime due giornate di campionato. Poi, però, qualcosa si è rotto contro la Lazio, a partire da un modulo non proprio congeniale e poco ricettivo per le caratteristiche dei nuovi acquisti, passando per qualche equivoco tattico e finendo con le difficoltà di ambientamento e amalgama della nuova squadra, non ancora pronta ad essere un tutt’uno.
Le sconfitte contro Sampdoria, Roma, Inter e Juventus hanno fatto il resto, spezzando anche gli ultimi entusiasmi dei tifosi, che hanno cominciato a sentirsi traditi dopo tante promesse, criticando la squadra nei due pareggi consecutivi contro l’AEK Atene e quello contro il Genoa, seppur in inferiorità numerica.
In un momento di tale difficoltà, la panchina di Montella sembrava sempre più traballante. Quasi ad un passo dall’esonero, nella partita decisiva contro il Sassuolo, il tecnico partenopeo ha deciso di puntare sulla vecchia guardia, i “Senatori” dell’anno scorso, che hanno voluto giocare per difendere e blindare la posizione del proprio allenatore, dimostrandosi assolutamente decisivi contro gli emiliani.
Fondamentale è stato il ritorno di Riccardo Montolivo, che ha saputo mettere da parte l’addio della fascia e ripartire dalla sua professionalità, prendendo sulle proprie spalle la responsabilità prima data a Bonucci, tornato su ottimi livelli con la mente più libera dopo la squalifica di due giornate. Ma è anche merito di Gigio Donnarumma, tornato decisivo insieme a Suso, di nuovo cardine e fulcro del gioco offensivo, della concentrazione di Alessio Romagnoli e Cristian Zapata, e della capacità di farsi trovare sempre pronto di Ignazio Abate.
Sarà da loro che Montella ripartirà per preparare la sfida contro il Napoli, un monte Everest da scalare prima di vivere l’ultimo mese e mezzo di questo anno solare e una conclusione del girone d’andata con un calendario sicuramente positivo, che obbligatoriamente dovrà essere quello della svolta, sia in termini di risultati, con tanto di striscia di vittoria, sia in termini di gioco, con la speranza di trasformare questo gruppo e questo Milan in una squadra vera.
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