Meta rivoluziona i chatbot: arriva Project Omni, l’IA che scrive da sola

Meta continua a spingere sull’acceleratore dell’intelligenza artificiale, e lo fa con un progetto ambizioso che mira a cambiare il modo in cui gli utenti interagiscono con i chatbot. Secondo un’esclusiva di Business Insider, il colosso guidato da Mark Zuckerberg starebbe lavorando a una nuova generazione di assistenti virtuali capaci non solo di rispondere alle richieste, ma anche di iniziare conversazioni da soli e riprendere dialoghi precedenti. Il tutto con l’obiettivo di creare esperienze più personali, empatiche e coinvolgenti.

Project Omni: il chatbot che ti conosce e ti scrive

IA avanzata in arrivo da META
META – Stadiosport.it

Internamente denominato Project Omni, il programma prevede la creazione di chatbot AI personalizzabili, sviluppati all’interno dell’ecosistema Meta tramite l’AI Studio. Questi assistenti virtuali potranno essere addestrati per comprendere il contesto delle conversazioni precedenti, mantenere la memoria delle interazioni e inviare messaggi di follow-up a distanza di tempo, proprio come farebbe un vero amico o collega.

Meta punta quindi a trasformare i chatbot da semplici strumenti in “compagni digitali”, in grado di stimolare nuove conversazioni e rafforzare i legami con gli utenti, migliorando così la retention e il coinvolgimento sulle piattaforme social, in un periodo storico in cui la concorrenza è sempre più agguerrita, soprattutto da parte di aziende come OpenAI, Character.AI e Google.

L’obiettivo: più interazioni, meno solitudine

Uno degli aspetti più interessanti del progetto è il suo potenziale sociale. Secondo quanto trapelato, Meta avrebbe in mente di contrastare quella che viene definita una “epidemia di solitudine”, offrendo uno strumento capace di stimolare relazioni più attive, anche solo virtualmente. Il chatbot sarà in grado di seguire il filo delle conversazioni interrotte, ricontattando l’utente entro 14 giorni. Tuttavia, se non riceverà risposta, si fermerà: nessuna pressione, solo discrezione.

Inoltre, gli utenti potranno decidere se mantenere privati i chatbot oppure renderli pubblici, condividendoli tramite le Storie o sul proprio profilo, dando così anche un tocco personale alla propria esperienza social.

Un’IA amica, ma non invadente

Meta sembra aver compreso i rischi legati a un’interazione troppo spinta da parte dell’intelligenza artificiale. Proprio per questo, i nuovi chatbot saranno progettati con limiti precisi: niente messaggi insistenti o spam, nessuna intrusione nella privacy. L’obiettivo è chiaro: creare una compagnia digitale utile e rispettosa, che sappia quando intervenire e quando tacere.

Il futuro dei social è conversazionale

Sebbene chatbot attivi e contestuali esistano già in progetti simili (come quelli di Character.AI), Meta vuole spingersi oltre, integrando capacità conversazionali proattive nelle sue piattaforme. Questo passo rappresenta non solo un’evoluzione tecnologica, ma anche una risposta concreta alla necessità di rafforzare la connessione emotiva tra le persone, specialmente in un mondo dove la comunicazione tende spesso a perdersi tra mille notifiche e distrazioni.

Se Project Omni riuscirà nel suo intento, potremmo trovarci presto a chattare con intelligenze artificiali capaci di comprenderci davvero, di seguirci nelle nostre giornate digitali e di accompagnarci nel modo più naturale possibile.

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