Logo Napoli, il significato che c’è dietro la scelta dell’asino nel logo e nello stemma della squadra partenopea.
Negli ultimi anni, il Napoli è diventata una realtà sempre più importante nel calcio italiano. Oltre ad essere la squadra dove ha giocato uno dei calciatori più forti di tutti i tempi come Diego Armando Maradona, la squadra partenopea ha avuto sempre più un crescendo. Acquistata da Aurelio De Laurentiis, il Napoli ha cominciato a far sempre bene in campionato fino ad arrivare in Champions League.
Lo stemma del Napoli, dunque, è cominciato ad essere famoso in tutto il mondo. Per antonomasia, alla squadra campana è sempre legato il simbolo dell’asino anche se non è sempre stato così. Per quale motivo, il Napoli possiede quest’animale e com’è cambiato il logo nel tempo? In questo articolo cercheremo di vedere la sua evoluzione nel tempo.
Logo Napoli, la storia delle origini
Come tutti ben sanno, il Napoli è stato fondato nel 1926. Come simbolo iniziale ,però, fu scelto uno scudo ovale azzurro con all’interno un cavallo rampante che poggiava su un pallone e sui cui lati giaceva l’acronimo ACN (Associazione Calcio Napoli). L’animale è stato introdotto in quanto l’equino era anche il simbolo del Regno di Napoli.
L’idea, inoltre, era quella di un Napoli che dovesse essere forte e scattante come un cavallo di razza. Tuttavia, ciò non accadde perché il campionato degli esordi fu davvero disastroso: si concluse con un ultimo posto ed un solo punto accumulato in diciotto giornate. Per questo motivo che la città, così come anche la squadra di calcio, fu paragonata ad un altro simbolo: l’asino.
In realtà, neanche la scelta di quest’altro quadrupede era casuale. Si trattava, infatti, di un asino abbastanza denutrito e malconcio che apparteneva ad un uomo dell’epoca molto conosciuto, don Domenico Ascione. Quest’ultimo era un venditore di fichi che, con il suo animale, raccoglieva i frutti. La condizione degradante dell’asinello fu subito paragonata a quella nefasta della squadra di calcio.
Logo Napoli, l’arrivo dell’asinello
L’immagine si diffuse a macchia d’olio, tanto che il Napoli era sempre ricondotto a questo asinello. Così facendo, il cavallo rampante lasciò spazio all’asino che, però, non entrò a far parte del logo. Infatti, si scelse un semplice cerchio azzurro con una N dorata al suo interno. Con l’adozione del simbolo del nuovo animale e del logo, qualcosa cominciò a cambiare.
Il “miracolo” si ebbe il 23 febbraio 1930 quando il Napoli stava affrontando la temutissima Juventus. I partenopei, di fatti, erano sotto per 2-0 ma, alla fine, ci fu una clamorosa rimonta che portò i padroni di casa al definitivo 2-2. Emblematico fu uno striscione dell’epoca con su scritto “Ciuccio fa tu” e da quel momento in poi l’asino divenne lo stemma portafortuna della squadra.
Logo Napoli, il restyling negli anni ottanta
Nel 1964, il Napoli cambiò il proprio nome diventando Società Sportiva Calcio Napoli. Anche il logo subì delle modifiche. C’era sempre un cerchio azzurro ma la N dorata al suo interno fu rimpicciolita e in basso venne inserito un SSC Napoli. Nella parte inferiore, inoltre, erano posti tre triangoli che corrispondevano ai colori della bandiera italiana.
Il logo durò per molto tempo fino a quando non venne modificato negli anni 80. Il cerchio azzurro ora aveva un bordo bianco che era molto spesso e su cui c’era scritto il nome intero della società .La N, invece, continuava a persistere e a scomparire fu la bandiera italiana. L’asinello continuava ad essere un portafortuna, tanto da essere inserito nelle maglie in trasferta.
Logo Napoli, dal fallimento fino ad oggi
Si dovrà aspettare il 2002 per vedere un altro cambio nel logo. La cornice bianca, infatti, diventò blu e la N abbandonò il colore dorato per fare spazio ad un semplice bianco. In caratteri minuscoli, invece, fu aggiunto anche S.p.A. Tuttavia, questo logo non ebbe lunga vita anche perché, due anni dopo, il club dovette cessare per fallimento.
Nel 2004, nacque il Napoli Soccer ed il logo rimase intatto, tranne per il nuovo nome del club. Soltanto nel 2006, venne riacquistato il vecchio nome e ci fu la nuova modifica del logo. Venne tolto ogni riferimento al nome a favore di un cerchio azzurro con uno sfondo blu, che poi è il logo che tutt’oggi viene utilizzato.
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