
Manuel Locatelli non ha usato mezze parole dopo il 2 1 subito dalla Juventus a Napoli, un risultato che lascia i bianconeri al settimo posto e con il morale basso. Intervenuto a DAZN Italia, il centrocampista ha chiarito che la squadra non può accontentarsi di quanto mostrato al Maradona.
“La prestazione non è sufficiente. Abbiamo commesso errori che non dovremmo fare,” ha ammesso.
La Juventus è riuscita a tirare in porta soltanto con il diagonale di Kenan Yildiz, che ha momentaneamente pareggiato il vantaggio iniziale di Rasmus Hojlund, prima che lo stesso danese firmasse la doppietta approfittando di un tocco sbagliato di Weston McKennie.
Idee tattiche non riuscite
Con Vlahovic ai box dopo l’operazione, Spalletti aveva puntato su Yildiz come falso nove, ma l’esperimento non ha prodotto granché.
“Il mister ci aveva chiesto di muovere il pallone e creare superiorità in mezzo al campo, ma loro ci hanno pressato bene e noi abbiamo sbagliato troppo,” ha spiegato Locatelli. “Dobbiamo fare meglio.”
Una occasione persa per rientrare nella corsa Scudetto
La sconfitta pesa anche in classifica: la Juve scivola a otto punti dalla vetta e vede avvicinarsi Sassuolo e Cremonese, ora a sole tre lunghezze. Davanti resta anche Como, che blinda la sesta posizione.
Locatelli ha ribadito che la squadra conosce perfettamente il momento difficile che sta vivendo.
“Siamo consapevoli della nostra situazione e che dobbiamo fare meglio perché siamo migliori di così. Le parole contano poco, servono i risultati.”
Leader in campo e fuori
Il centrocampista ha chiuso parlando del suo ruolo nello spogliatoio, in un gruppo che ha già cambiato tre allenatori in due stagioni tra Motta, Tudor e Spalletti.
“Cerco di prendermi la responsabilità che un capitano deve avere. Devo dare l’esempio e spiegare perché abbiamo perso, anche se alla fine conta solo quello che succede sul campo.”
Il messaggio è chiaro: la Juventus deve ritrovare identità, concretezza e punti. E ora, più che mai, lo spogliatoio guarda ai suoi leader per reagire.


