L’era post-Google? Come l’Intelligenza Artificiale sta riscrivendo l’economia di Internet

Il panorama digitale globale sta vivendo una transizione silenziosa ma potente: l’avanzata dell’Intelligenza Artificiale non sta solo trasformando settori produttivi o creando nuove soluzioni, ma sta riscrivendo le fondamenta stesse dell’economia del web. Il traffico, una volta dominato dai motori di ricerca – Google in primis – sta diminuendo in favore di strumenti conversazionali e sintetici come ChatGPT, Perplexity, e gli stessi AI Overviews di Google.

Il vecchio modello: traffico = entrate

Per anni, il funzionamento economico di milioni di siti web si è basato su un meccanismo semplice: apparire nei risultati di ricerca, ricevere clic, generare entrate pubblicitarie o vendite. Portali di viaggi, testate giornalistiche, blog, siti educativi: tutti hanno investito in SEO, contenuti ottimizzati e partnership strategiche per primeggiare su Google. Ma oggi, quel modello sta crollando.

Con l’introduzione delle risposte dirette generate dall’AI, sempre più utenti ottengono le informazioni senza mai cliccare su un link. I siti web, pur offrendo contenuti originali e validi, non ricevono traffico né compensi. L’utente ottiene la risposta – o peggio, un riassunto della pagina – direttamente dall’intelligenza artificiale.

Un colpo alle fondamenta dell’economia web

Questa trasformazione ha già avuto effetti misurabili e gravi:

  • Calo di visite anche del 30–40% per siti altamente dipendenti da Google.
  • Diminuzione di ricavi pubblicitari e affiliazioni.
  • Licenziamenti in diverse testate digitali e agenzie di contenuti.
  • Maggiori difficoltà per piccole imprese e creatori indipendenti.

L’AI come nuova homepage del web

Non si tratta solo di una moda passeggera. L’intelligenza artificiale si sta trasformando in un intermediario stabile tra l’utente e l’informazione, al punto da diventare la nuova porta d’accesso a Internet. L’utente non cerca più, chiede. E non esplora, riceve direttamente. Questo cambia completamente il flusso economico e il valore del contenuto originario.

Le reazioni delle aziende: sopravvivere al cambiamento

In questo scenario, le imprese devono rivedere rapidamente le loro strategie. Le opzioni più promettenti sono:

  • Sviluppare propri strumenti AI verticali o assistenti intelligenti.
  • Monetizzare direttamente i contenuti con abbonamenti o micropagamenti.
  • Diversificare i canali di acquisizione traffico, puntando su newsletter, podcast, community, app e contenuti esclusivi.
  • Collaborare con piattaforme AI, offrendo dati strutturati o licenze per evitare l’espropriazione di contenuti.
  • Puntare sulla qualità e sulla profondità, proponendo contenuti che vanno oltre la risposta sintetica.

Un web senza link?

Se il trend attuale prosegue, ci avviciniamo a un futuro in cui le fonti saranno sempre più invisibili e le informazioni sempre più concentrate in pochi strumenti generativi. La sfida per chi crea contenuti sarà rimanere rilevanti, visibili e sostenibili. Il cambiamento è in corso. E, come sempre accade in rete, chi si adatta per primo vince.

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