Lazio-Roma 3-0, le pagelle: “Roma è biancoazzurra! Ibanez disastroso, Inzaghi e la sua Lazio poetici”

Il derby della capitale viene dominato da una Lazio esageratamente arrembante. Tante colpe per la Roma: Fonseca sbaglia mentalità e Ibanez sbaglia tutto in campo. Per la Roma si salva solo Pau Lopez. Oggi la capitale è biancoazzurra.

Lazio-Roma 3-0 (Immobile, 2 Luis Alberto)

Avrebbe voluto aggressività, Paulo Fonseca, prima della partita più importante per ogni tifoso di una delle due squadre della Capitale, invece si è dovuto arrendere all’evidenza di una Lazio troppo superiore questa sera.

Più che aggressività, quella di Simone Inzaghi è stata una dimostrazione di Autorità calcistica. La Lazio ha saputo sfruttare i momenti favorevoli di un match giocato in maniera, appunto, autoritaria e intelligente, colpendo la Roma nei momenti fondamentali.

C’è da dire che la Roma si è ampiamente colpita da sola a causa di due “errori” fondamentali che la partita ha palesato. Il primo è da identificare nella prestazione, che horror è dire poco, di Roger Ibanez che regala ai biancocelesti due dei tre gol complessivi, compiendo 25 minuti disastrosi.

Il secondo è da imputare a Fonseca. La Roma non si è vista in campo, non c’è stata reazione nei gol, è stata arrendevole fin da subito e tatticamente qualsiasi giocata fatta era già stata prevista dalla corazzata di Inzaghi.

Per i giallorossi non si salva nessuno, se non l’incolpevole Pau Lopez; per la Lazio, invece, c’è l’imbarazzo della scelta. Acerbi poetico nella marcatura su Dzeko; Luis Alberto decisivo, Lazzari instancabile, Immobile mortifero.

Oggi Roma ha solo i colori biancoazzurri, mentre i giallorossi si sbiadiscono al cospetto dell’ennesimo big match sbagliato.

Le pagelle della Lazio

Pepe Reina 6,5: Poteva tranquillamente prendere un 6 politico o un SV, ma decide di iscriversi al match negando a Dzeko la possibilità di rendere meno amaro il passivo, oltre una buona opposizione sempre sul bosniaco nel primo tempo.

Luiz Felipe 6,5: Chiude con ottimo stile Mkhitaryan su una ripartenza pericolosa, poi conduce una partita corretta. Gli avversari sono clienti scomodi, ma lui, a differenza dei colleghi giallorossi, non si scompone. (Dal 69’ Patric 6: Si gode la festa, oggi lo meritano tutti)

Acerbi 7,5: Sontuosa partita del difensore della Nazionale italiana che limita Dzeko facendolo diventare una fumosa comparsa di una partita totalmente a tinte biancoazzurre. Meravigliosamente autoritario nel comandare la linea difensiva. Muro invalicabile.

Radu 6,5: Mai una sbavatura, mette la sua esperienza a servizio dei compagni e nessuno come lui può capire quanto sia importante, per un tifoso laziale, portare a casa una vittoria di questa caratura. (Dal 82’ Hoedt SV)

Lazzari 7,5: C’è il suo zampino nei due gol del primo tempo. Sfrutta la serata no di Ibanez e asfalta la fascia destra servendo due preziosi assist. Non molla su nessun pallone ed è bravo a crederci capendo che, in quella fascia, la Roma oggi non funzionava.

Luis Alberto 7,5: Corretto in ogni giocata e bravo a scegliere sempre soluzioni semplici ed efficaci quando chiamato in causa. Fa superiorità in area della Roma e trova anche il modo di mettere in buca d’angolo calciando, sia per il 2-0 che per il 3-0, in maniera chirurgica sfruttando una Roma assente.

Lucas Leiva 6,5: Un ritorno di buon livello per il metronomo brasiliano che fa ciò che Inzaghi gli chiede di fare. Per la Lazio amministrare il centrocampo sembra facilissimo e lui dà tranquillità. (Dal 65’ Escalante 6:

Milinkovic Savic 6,5: Non è il miglior sergente della stagione, ma basta e avanza per dominare il centrocampo della Roma. Dona tranquillità alla manovra e giganteggia dal punto di vista fisico.

Marusic 6,5: Si vede meno, ma quel che fa basta per cancellare anche la fascia sinistra giallorossa. Oggi nessun giocatore della Lazio merita meno di un’ampia sufficienza.

Immobile 7: Il solito “killer instinct” di un’attaccante a cui non puoi concedere nemmeno un centimetro.  Grazia la Roma alla prima occasione, alla seconda, servito da Lazzari, non si fa pregare e segna ancora nella partita più importante. (Dal 83’ Muriqui SV)

Caicedo 6: I guai fisici non gli permettono di incidere come vorrebbe all’interno di questa gara. Eppure la sua partita è nettamente sufficiente e si fa apprezzare per qualche sponda. Un po dolorante, ma fa festa. (Dal 65’ Akpra Akpro SV)

S.Inzaghi 8: Derby dominato e portato a casa con un risultato che i tifosi, di ambo le parti, ricorderanno per molto tempo. Disinnesca i giallorossi in qualsiasi giocata e vince nettamente la sfida tattica contro Fonseca. I suoi fanno tutto bene e, inaspettatamente, arriva l’aiuto del giallorosso Ibanez per sbloccare la partita. Per il resto, la bravura sta proprio nell’aver capito i momenti della partita e aver reso la Roma un avversario innocuo.

Le pagelle della Roma

Pau Lopez 6: Non può nulla sui gol. Quando viene chiamato in causa, si comporta benino, ma oggi gli avversari più pericolosi sono quelli in maglia giallorossa.

Mancini 5,5: Ce ne fossero stati due, specie nel primo tempo, la Roma avrebbe condotto una partita diversa. L’italiano fa bene il suo lavoro e non si fa sorprendere come i compagni di reparto. (Dal 70’ Borja Mayoral SV)

Smalling 5: Poco incisivo rispetto al solito. Lo si vede meno (nel bene e nel male) rispetto ai due compagni di reparto. La Lazio gioca spesso per vie esterne e lui non trova modo per arginarla.

Ibanez 3: I primi 25 minuti spiegano perfettamente il perché del voto. I 2 gol della Lazio arrivano dopo 2 errori individuali gravissimi del ragazzo al quale, visibilmente, tremavano le gambe per il peso della partita. Non serve aggiungere altro, deve dimenticare in fretta questa partita.

Karsdorp 5: Nel primo tempo prova a metterci agonismo, ma non può fare molto. Le fasce sono di autorità della Lazio e anche lui soccombe velocemente.

Villar 5: Un’ora di grande sofferenza per il giovane spagnolo. Cerca di dare geometrie ad una manovra statica e poco convinta. Non può, da solo, risolvere gli evidenti problemi di gestione dei giallorossi. (Dal 60’ Cristante 5: Non entra bene in campo, ma il risultato era già deciso)

Veretout 4,5: Vittima sacrificale di un secondo tempo, necessariamente a trazione offensiva, ma ci mette del suo. Oggi la forza del francese non si è mai imposta di fronte ai centrocampisti laziali. (Dal 45’ Pedro 6: Unico, insieme a Pau Lopez, a meritare la sufficienza per il semplice fatto di averci provato. Non può fare miracoli e non era al 100%, guarda la Lazio festeggiare)

Spinazzola 5: Non spinge come suo solito e rimane travolto dall’equilibrio tattico della Lazio. L’esterno è abituato a dare superiorità, ma oggi, come tutta la sua Roma, non trova spazi in nessuna occasione e risulta anche molto impreciso. (Dal 70’ Bruno Peres 5: Entra, sbaglia qualche pallone e poco altro.)

Pellegrini 4,5: Impotente in ogni giocata. La qualità della Roma è totalmente fuori uso e, nel giorno più importante, Pellegrini non si esime dallo sfornare una prestazione pessima…come tutti i suoi compagni.

Mkhitaryan 5: Nel primo tempo ha il merito di aver tirato (non in porta) e di aver reso quel tiro l’unico segno di vita della Roma fino all’85mo. La Lazio lo raddoppia sempre e Micki oggi è stato un giocatore assolutamente impalpabile.

Dzeko 4,5: Pochi palloni serviti, ma anche poche idee, movimenti e pochissime possibilità di battere un Acerbi in grande spolvero. Ha una flebile occasione in mischia, nel primo tempo, mentre nel secondo ha la possibilità di segnare il gol della bandiera ma la sciupa sparando su Reina, per il resto è un fantasma.

Fonseca 4: Merita esattamente la metà del suo collega biancoazzurro. Ibanez da jolly si trasforma in carta vincente per la Lazio, col senno di poi è facile dire che forse l’assenza di Kumbulla è pesata più del dovuto, ma non è l’errore che vogliamo imputare a Fonseca. Tatticamente la Lazio ha dominato la Roma e, nel secondo tempo, i giallorossi sono sembrati sconfitti dal primo minuto dei secondi 45 giri d’orologio e senza possibilità di reazione. Più che l’ “aggressività”, professata da Fonseca, è mancata “autorità”. Perde un altro scontro diretto in maniera netta.

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