Il derby della capitale è ormai terminato, ma anche dopo i novanta minuti regolamentari fa parlare di sé. Come purtroppo spesso accade in partite così accese, non sono mancati diverbi tra i giocatori, dentro e fuori dal campo. Ciò che sta facendo discutere in queste ore sono le parole che Senad Lulic ha rivolto a Ruediger: “Due anni fa a Stoccarda vendeva calzini e cinture, ora fa il fenomeno”.
Il giocatore della Lazio si è poi subito pentito e, a mente lucida, si è scusato, tramite un post su Facebook, per aver risposto con una provocazione ad un’altra provocazione. Pur essendosi reso conto della gaffe, pur essendosi rammaricato e aver ammesso che le sue sono state “parole infelici”, per il bosniaco potrebbero essere presi seri provvedimenti, visto l’atto di razzismo – così è stato catalogato.
Poco più di due anni fa, Alberto Grassi si era trovato in una situazione simile, dando del “Vu cumprà” ad un suo avversario. Nel suo caso, la sanzione presa è stata quantificata in dieci giornate di squalifica (poi ridotte a cinque con “servizi sociali” indotti dall’Atalanta presso una struttura idonea). A Lulic sarà riservato lo stesso trattamento? Sicuramente nei prossimi giorni avremo maggiori dettagli.
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