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La Nazionale, il sogno di ogni calciatore: oggi è davvero diventato tutto così semplice ?

La convocazione in azzurro del giovane Zaniolo da parte del ct Roberto Mancini, hanno scatenato parecchie polemiche, visto che l’ex Primavera dell’Inter non ha mai totalizzato neanche una sola presenza in Serie A.

La Serie A dopo tre giornate si fermerà per dare spazio alla Nazionale azzurra del ct Roberto Mancini, che sarà impegnata nella National League, dove affronterà Polonia e Portogallo, dando modo così all’Italia di riassaporare l’atmosfera di una competizione internazionale dopo la mancata clamorosa qualificazione all’ultimo Mondiale.

In occasione di questo inedito torneo, il ct azzurro ha convocato 31 giocatori, tra i quali molti giovani interessanti che potrebbero essere il futuro della Nazionale, determinata a rinnovarsi in via definitiva. Come dicevamo, Mancini ha scelto tanti giovani, ma tra i convocati c’è un giocatore che è stato oggetto di tante polemiche da parte dei media e dell’opinione pubblica, ci riferiamo chiaramente all’ex Primavera dell’Inter, Nicolò Zaniolo, figlio d’arte, oggi alla Roma, essendo stato inserito nell’operazione che ha portato Radja Nainngolan in nerazzurro.

Nel corso di questa estate hanno suscitato scalpore come l’Inter abbia fatto delle importanti plusvalenze sui suoi talenti della formazione Primavera, tra questi chiaramente rientra anche il giovane Zaniolo, valutato 4,5 milioni di euro. Nello spazio di pochi mesi, il talentuoso Nicolò si è visto alzare il suo valore di mercato e successivamente ottenere la prima convocazione nella Nazionale maggiore, tutto ciò senza mai disputare nemmeno un minuto in Serie A. 

E’ importante puntare sui giovani, c’è da comprendere inoltre che questa è la generazione di calciatori italiani più mediocre vista negli ultimi cinquant’anni, ma dovrebbe prevalere il fatto che la Nazionale debba essere il punto d’arrivo per un professionista o meglio il risultato finale di una lunga e dura gavetta, oggi però sembra non essere più così da un bel pezzo. In passato c’era già stato un precedente, infatti basta ricordare Verratti, il quale però almeno vinse un campionato in Serie B con il Pescara di Zeman e da lì approdò al Psg per poi affermarsi come uno dei più forti centrocampisti europei, cosa che naturalmente auguriamo a Zaniolo. 

E’ chiaro che non abbiamo nulla contro il giocatore giallorosso, anzi è uno degli elementi di qualità in circolazione su cui il nostro calcio deve puntare in ottica futura, ma al nostro ct che predilige la linea verde è d’obbligo chiedergli del perché allo stesso tempo ha lasciato a casa uno come Patrick Cutrone, giovane attaccante del Milan, protagonista in meno di due anni a suon di gol con la squadra rossonera, dimostrando talento e personalità. Oggi purtroppo, è un dato di fatto che termini come gavetta e meritocrazia sembrano essere passati di moda nel nostro calcio, perciò c’è poco da stupirsi se non ci sarà almeno nell’immediato futuro quel cambiamento tanto atteso che consenta di riportare l’Italia del pallone sul tetto del mondo.