Secondo la RMC sport il bilancio della Juventus non rispetta il Fair Play UEFA. Inquietanti i risultati economici: saldo passivo e stipendi onerosi
La notizia è stata resa nota dalla RMC sport, che, a seguito di uno studio condotto dalla società KMPG sulle 8 vincitrici dei principali campionati europei, ha sottolineato la situazione di deficit in cui verserebbe la squadra bianconera.
Secondo i dati statistici rilevati, nonostante i ricavi totali stimati in 464 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto alla stagione 2017-2018, la Juventus ha un deficit al netto di 40 milioni euro. Una tendenza negativa che non cambia se si considera che il club era già in rosso l’anno scorso con un gap di 19,2 milioni di euro.
Un saldo negativo preoccupante che evidenzia come l’equilibrio tra costi e ricavi sia saltato. Infatti nonostante l’arrivo di Cristiano Ronaldo che ha contribuito ad una sostanziale crescita del 30% dei ricavi, derivanti da sponsorizzazioni e merchandising e nonostante l’aumento degli introiti relativi ai diritti televisivi e al comparto commerciale, la Juventus presenta un saldo al passivo.
La KMPG evidenzia inoltre la problematicità relativa al rapporto stipendi/ entrate complessive. Ad essere aumentato è sopratutto il costo della gestione del personale, arrivato a toccare ben 327, 8 milioni. Tali cifre fanno si che il club non soddisfi i parametri del Fair Play Finanziario.
Infatti, la soglia di sostenibilità imposta dalla Uefa impone che sia minore del 70%, e quello della Juve è al 71%. Un dato che non ha ancora allarmato i dirigenti juventini dal momento che non ha richiesto la necessità di aprire un’indagine da parte della Uefa stessa.
Tuttavia, queste cifre pongono la Juventus nella posizione di unico club a versare in questa situazione. Persino il Barcellona, infatti è riuscito a rientrare nelle soglie previste e si è assestato al 69%.
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