Juventus, il pagellone 2021-22: Cuadrado e Dybala alzano la media, anche se l’argentino patisce troppi infortuni. Male mister Allegri, il primo a rimanere a secco di trofei dopo dieci anni di vittorie. La squadra ripartirà dai giovani.
Non vincere dopo 10 anni potrebbe far parlare di stagione fallimentare. Eppure, nell’annata 2021-22 della Juventus, qualcosa di buono si è intravisto. La Juventus ha gettato le basi per il futuro, puntando su un progetto fatto per lo più di giovani, cui si aggiungerà in estate una buona dose di esperienza.
La prossima sessione di mercato sarà quella in cui compiere il salto di qualità per tornare ai vertici: i nomi di Pogba e Di Maria sono pensati per tornare subito al vertice, ma intanto bisogna fare i conti con il secondo quarto posto consecutivo, con una stagione senza titoli e, soprattutto, con la partenza di alcuni pilastri tra cui Chiellini e Paulo Dybala. Proprio dalla “Joya” argentina, amato e contestato dal popolo bianconero, spaccato a metà circa la sua importanza all’interno della squadra, parte l’analisi di Stadiosport sulla stagione bianconera.
Dybala: voto 7
Nonostante i tanti infortuni, che lo tengono spesso lontano dal campo, la “Joya” si conferma giocatore essenziale, la cui classe mancherà forse alla Juventus che verrà. Dybala capocannoniere juventino con i suoi 15 gol stagionali, Dybala che però non ha sempre saputo vestire i panni del trascinatore. Manca il suo graffio sulle partite più importanti, e ciò sembra aver persuaso la dirigenza a non rinnovargli il contratto, convinta che le pretese avanzate sull’ingaggio fossero sproporzionate rispetto al contributo offerto sul campo: sarà la scelta giusta?
Cuadrado: voto 8
Per tutta la stagione, il migliore della rosa bianconera. Sicuramente il più costante: 33 le presenze, quattro i gol e cinque gli assist. La dirigenza non ci ha pensato un attimo a rinnovargli il contratto in scadenza.
Danilo: voto 6,5
Una prima parte di stagione molto positiva, con gol importanti come contro l’Atalanta. Nell’ultimo frangente si è un po’ spento, ma resta comunque un’ottima annata.
Alex Sandro: voto 5
Soliti problemi di un giocatore che ormai è in fase calante. Quando si accende, torna a donare sprazzi del giocatore che è stato durante le prime due stagioni in bianconero. Poi, ci sono gli errori. Imperdonabili. Come contro l’Inter in Supercoppa, quando una sua leggerezza ha consegnato la vittoria ai nerazzurri prima dei rigori.
De Sciglio: voto 5
Leggi sopra, anche se di suoi sprazzi di luce, in maglia bianconera, se ne sono visti davvero pochi.
De Ligt e Bonucci: voto 6,5
Non hanno disputato una stagione perfetta, tanto che l’addio di Chiellini rischia di lasciare una falla nel cuore della difesa bianconera. Complessivamente bene, ma entrambi commettono errori. De Ligt, in particolare, sembra essere regredito alle ingenuità che commetteva il primo anno, sotto la gestione Sarri.
Chiellini: voto 7
Allegri lo centellina e lui si fa trovare sempre pronto. Grande capitano, grande uomo. In proporzione all’impiego, non gli si può chiedere poi tanto.
Rugani: voto 6
Stagione senza infamia e senza lode, da perfetto gregario. La impreziosisce un gol in Coppa Italia. Ma ora è già tempo di salutare, destinazione; Lazio.
Szczesny: voto 6,5
A parte le incertezze di inizio campionato, che sono costate punti preziosi, la sua è una stagione regolare. In porta garantisce sicurezza.
Perin: voto 6
Anche per lui sufficienza piena. Quando serve, si fa trovare pronto.
Rabiot: voto 5,5
Segnali di ripresa si sono visti, tanto che è stato, a tratti, uno dei migliori in mediana. La gara in Coppa Italia contro la Fiorentina come ciliegina sulla torta. Ma può, e deve, fare di più.
Arthur e McKennie: voto 5
Lo statunitense fatica ad entrare nei meccanismi del gioco di Allegri, e un infortunio lo mette poi KO definitivamente. Il brasiliano si accende solo a sprazzi, ma in estate potrebbe salutare.
Locatelli: voto 7
Non poteva certo risolvere da solo i problemi di una mediana da rifondare. Eppure, Allegri lo ha indicato tra i giovani da cui ripartire per il prossimo futuro. Il bottino personale recita tre gol e quattro assist stagionale. Un innesto azzeccato, che dà geometrie e ordine alla squadra.
Zakharia: voto 6,5
Un gol a Verona, all’esordio, poi anche lui trascinato nelle difficoltà della squadra. Buon dinamismo e polmoni a centrocampo, comunque. Il prossimo anno avrà tutta la stagione davanti per dimostrare il proprio valore.
Bernardeschi: voto 4,5
Incisivo solo in Coppa Italia, contro la Fiorentina. Per il resto, evanescente. Troppo poco per ambire a una riconferma.
Morata: voto 5,5/6
Il suo apporto lo ha dato, segnando 12 gol stagionali. Il problema è nella continuità e freddezza sottoporta, cose che un centravanti di livello dovrebbe avere. Difficile la Juve lo riscatti.
Kean: voto 5
Preso in fretta e furia per sostituire Ronaldo, si rende decisivo in una sfida importante contro la Roma, così come contro il Malmoe. Troppo intermittente, però. Alla fine, il bilancio è negativo.
Chiesa: voto 7
E se lo merita anche come incoraggiamento per guarire dal brutto infortunio patito. Il pezzo di stagione disputato, parla di quattro gol e altrettanti assist. Resta un quesito irrisolto: come sarebbe stata la stagione juventina, se si fosse potuto contare sul classe ’97?
Vlahovic: voto 6’5
Inizio folgorante, poi una leggera flessione e quegli imperdonabili errori sottoporta contro il Villarreal, a macchiare tutto. Ci fidiamo di Allegri quando dice che il prossimo anno sarà diverso.
Max Allegri: voto 5
E chiudiamo proprio col mister: a lui l’improbo compito di ricostruire una squadra a fine ciclo. Ci sta lavorando, ma inutile dire che ci si sarebbe aspettati di più. Non vince trofei dopo 10 anni, e spesso butta al macero partite per un atteggiamento forse troppo sparagnino. Parla di mentalità vincente da instillare ai ragazzi: ma un’autoriflessione?
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