La Juventus vince contro il Bologna un match non bellissimo e neppure giocato troppo bene, subentrando sul medio-lungo periodo e con il tipico cinismo delle grandi.
I bianconeri iniziano in sordina, complici la scarsa propensione offensiva del 3-5-1-1 iniziale di Allegri e la compattezza/chiusura difensiva dei felsinei, i padroni di casa si affidano così soprattutto a lunghe verticalizzazioni e a iniziative individuali e calci piazzati, ma senza troppa convinzione.
Di contro in difesa non sono impeccabili e ciò produce lo svarione difensivo da cui deriva il gol del clamoroso vantaggio degli ospiti – e che fa ripiombare il popolo bianconero nella paura da scudetto sfumato già abbondantemente assaporata nella sfida scudetto persa sempre in casa contro il Napoli- il Signor Irrati assegna il penalty per il fallo di Rugani su Crisetig-il cui inserimento in area è favorito da un errato disimpegno della retroguardia bianconera- e dal dischetto Verdi non fallisce, lasciando Buffon inebetito.
Nella ripresa i bianconeri si rifanno sotto, aumentando la spinta propulsiva, specie con il solito Douglas Costa, semplicemente il Man of The Match-il colpo dell’anno dello scorso calciomercato estivo, pochi dubbi ormai-, che sale in cattedra dispensando assist in abbondanza con le sue sempre fulminanti accelerazioni sulla fascia sinistra, e che praticamente propizia entrambi i ‘veri’ gol bianconeri-escludendo l’autorete- di Sami Khedira e Paulo Dybala.
Si fa vedere anche l’altro esterno, Cuadrado, che manca di poco l’appuntamento al gol proprio con due assist del sopra citato brasiliano, e che a sua volta propizia con un suo cross il pari bianconero, con la sfortunata deviazione nella sua stessa porta del francese De Maio.
La maggiore propensione offensiva comporta anche qualche rischio per i padroni di casa, che si aprono al contropiede ospite, tanto che i felsinei sfiorano addirittura il possibile 1-2, con un tiro cross sporco dello stesso autore del primo gol Verdi che perviene in area in qualche modo a Krafth, il cui destro si stampa sul palo alla sinistra di Buffon ormai battuto.
In generale una Juve come detto non ottima e a tratti eccessivamente passiva e attendista, atteggiamenti comunque comprensibili essendo giunti ormai al termine di una stagione ancora una volta molto travagliata e con la Finale di Coppa Italia contro il Milan alle porte, motivo in più per rifiatare un po’.
L’importante comunque era vincere, ora ai bianconeri basta solo 1 punto per l’aritmetica certezza del 7° scudetto consecutivo.
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