Juventus, 111 milioni di euro spesi senza nuovi acquisti

La sessione estiva di calciomercato 2025/2026 ha preso ufficialmente il via, e in casa Juventus i conti iniziano già a far discutere. Nonostante l’unico vero innesto della rosa sia stato Jonathan David, arrivato a parametro zero, la Vecchia Signora ha già registrato 111 milioni di euro di spese. Un paradosso solo apparente, che affonda le sue radici nella precedente gestione sportiva firmata Cristiano Giuntoli.

I costi nascosti delle operazioni passate

Il dirigente, esonerato a fine stagione a causa di risultati giudicati deludenti dalla dirigenza bianconera, aveva impostato una strategia molto aggressiva sul piano finanziario: pagamenti dilazionati nel tempo, spesso mascherati da prestiti con obbligo di riscatto. Tali formule hanno permesso alla Juventus di rinforzare la rosa senza gravare immediatamente sul bilancio, ma ora la realtà è ben diversa: quelle rate stanno diventando effettive proprio in questo mercato.

Tra i principali esempi di questa eredità economica ci sono:

  • Michele Di Gregorio, portiere prelevato dal Monza: prestito da 4,5 milioni nel 2024, riscatto obbligatorio da 13,5 milioni attivato quest’anno.
  • Pierre Kalulu, arrivato dal Milan ad agosto 2024: 3,3 milioni di prestito + 14,3 milioni di riscatto con bonus.
  • Lloyd Kelly, difensore acquistato dal Newcastle: 3 milioni per il prestito invernale + 14,5 milioni di obbligo di acquisto.
  • Nico Gonzalez, ex Fiorentina: 8 milioni nel 2024 per il prestito, 25 milioni di riscatto fissato ed esercitato in estate.
  • Francisco Conceição, la cui operazione è stata la più onerosa: dopo un prestito da 7 milioni senza opzione di acquisto, la Juventus ha dovuto trattare da capo col Porto e ha chiuso per 32 milioni pagabili in quattro anni.

Jonathan David: “gratis”, ma non troppo

L’unico volto nuovo della rosa 2025/26 è quello di Jonathan David, attaccante canadese prelevato dopo la scadenza del contratto con il Lille. Ma nemmeno lui è arrivato senza spese: secondo il comunicato ufficiale, la Juventus ha sostenuto 12,5 milioni di euro in commissioni, bonus alla firma e oneri accessori, spalmati su tre esercizi.

Un’eredità che pesa sul futuro

Alla luce di questi numeri, appare evidente perché la Juventus abbia deciso di interrompere il rapporto con Giuntoli: la sua politica di dilazione ha garantito acquisti nell’immediato, ma ha lasciato in dote una mole considerevole di pagamenti posticipati che oggi vincolano fortemente le mosse di mercato.

Nonostante un’estate iniziata senza botti appariscenti, la Juve si trova quindi già in forte attività contabile. E per poter tornare protagonista anche sul mercato in entrata, sarà inevitabile lavorare con intelligenza su cessioni e plusvalenze.

Nel frattempo, la nuova dirigenza è chiamata a ricostruire credibilità sportiva ed equilibrio finanziario, partendo proprio da un’eredità che, seppur invisibile agli occhi dei tifosi, ha un peso enorme nel bilancio 2025/26.

Gioca responsabilmente | Questo sito compara quote e/o offerte degli operatori autorizzati in Italia esclusivamente a scopo informativo e non pubblicitario.
+18 AMD AMD SSL