Juventud: Weah evita il Nottingham e vola a Marsiglia, ecco le cifre dell’affare

Timothy Weah al Marsiglia: affare da 18 milioni, la Juventus sblocca il mercato in uscita

La telenovela estiva si è conclusa: Timothy Weah è un nuovo giocatore dell’Olympique Marsiglia. Dopo settimane di trattative serrate, rallentamenti e polemiche, la Juventus ha finalmente trovato l’accordo con il club francese per la cessione dell’esterno statunitense, ormai fuori dai piani tecnici di Igor Tudor. Un’operazione che vale complessivamente 18 milioni di euro, tra prestito oneroso, obbligo di riscatto, bonus e percentuale su futura rivendita.

Tutti i numeri dell’operazione Weah-Marsiglia

Il trasferimento si articola in più fasi: 1 milione subito per il prestito oneroso, 14 milioni garantiti per il riscatto obbligatorio al termine della stagione 2025/2026 e 3 milioni di bonus legati al rendimento del giocatore. A questi si aggiunge una clausola sulla futura rivendita che garantisce alla Juventus il 15% sulla plusvalenza di un’eventuale cessione successiva.

In totale, quindi, la Vecchia Signora potrà incassare una cifra vicina ai 18 milioni di euro, una somma utile a generare plusvalenze e ad allentare la pressione sul bilancio, aprendo margini di manovra per nuovi colpi in entrata.

Weah ha spinto per il trasferimento

Nonostante le sirene della Premier League — in particolare l’interesse concreto del Nottingham Forest, che aveva avanzato un’offerta — Weah ha scelto il Marsiglia sin dall’inizio, deciso a lavorare con Roberto De Zerbi, con cui condivide idee tattiche e ambizioni. Il calciatore e il suo entourage hanno giocato un ruolo decisivo nel buon esito dell’operazione, rinunciando a parte dei bonus e mostrando flessibilità nei momenti chiave della negoziazione.

Il suo agente, Badou Sambague, aveva espresso pubblicamente insoddisfazione per la gestione juventina della trattativa, accusando parte della dirigenza di ostacolare il trasferimento. Una situazione tesa che ha portato lo stesso Weah a premere fortemente per la partenza, dopo appena due stagioni in bianconero.

L’addio alla Juventus dopo 78 presenze

Arrivato a Torino nell’estate 2023 dal Lille, Timothy Weah chiude la sua esperienza con la Juventus con 78 presenze e 7 reti, alternando buone prestazioni a momenti di anonimato. Utilizzato in diverse posizioni — da esterno a tutta fascia a laterale offensivo — non è mai riuscito a imporsi stabilmente, complice anche l’arrivo di nuovi profili nel ruolo e un modulo non sempre adatto alle sue caratteristiche.

Un’operazione strategica per il mercato bianconero

La cessione di Weah è solo il primo tassello del piano di uscite necessario per liberare spazio salariale e fare cassa. Con l’incasso da Marsiglia, la Juventus punta a rafforzare l’offerta per Kolo Muani e ad affondare per altri obiettivi come Sancho o Hjulmand. Restano in uscita anche Douglas Luiz e Arthur, giocatori con ingaggi pesanti e fuori dal progetto tecnico.

In parallelo, tiene banco il futuro di Dusan Vlahovic, sempre più sotto i riflettori: l’attaccante serbo è seguito dal Milan, ma al momento non sono arrivate offerte concrete. La Juve spera di monetizzare prima della scadenza contrattuale per evitare un caso simile a quello di Rabiot o Szczesny, gestendo con più lucidità il futuro degli esuberi.

Il Marsiglia punta forte su Weah

Dall’altra parte, l’Olympique Marsiglia punta su Weah come rinforzo chiave per il sistema offensivo di De Zerbi. Il tecnico italiano, appena approdato in Ligue 1, vede nel figlio d’arte un profilo ideale per le sue rotazioni sulle corsie esterne. Weah conosce già il campionato francese grazie alla precedente esperienza con il Lille, e la sua versatilità potrà risultare fondamentale nella corsa europea del club.

Con la firma attesa nelle prossime ore, il giocatore sarà presto ufficializzato e si unirà al ritiro della squadra francese, pronto per iniziare una nuova fase della sua carriera con ambizioni da protagonista.

Perché Timothy Weah è perfetto per il gioco offensivo di Roberto De Zerbi al Marsiglia

Il trasferimento di Timothy Weah all’Olympique Marsiglia non è solo una mossa di mercato: è un colpo tattico ben studiato da Roberto De Zerbi, che ha visto nell’esterno americano un profilo ideale per il suo stile di gioco aggressivo, verticale e orientato al possesso.

1. Versatilità tattica: può giocare in più ruoli

Weah è un jolly prezioso: può essere impiegato sia come esterno alto nel 4-3-3 che come terzino a tutta fascia nel 3-4-2-1. La sua esperienza con Allegri alla Juventus, dove è stato spesso usato in posizione più difensiva, lo ha trasformato in un giocatore completo: ha imparato a coprire gli spazi, ripiegare in fase di non possesso e leggere il gioco da dietro, caratteristiche che si sposano perfettamente con il pressing posizionale di De Zerbi.

2. Progressione palla al piede e inserimenti senza palla

Il gioco di De Zerbi prevede esterni capaci di rompere le linee avversarie, creando superiorità numerica. Weah eccelle proprio in questo: ha accelerazione, resistenza e capacità di allungo, ma anche senso del tempo negli inserimenti senza palla, ideali per attaccare lo spazio creato dal palleggio insistito del centrocampo.

3. Lavoro senza palla e pressing alto

Una delle caratteristiche più riconoscibili del Marsiglia di De Zerbi sarà il pressing offensivo organizzato. Weah, grazie alla sua intensità e spirito di sacrificio, è perfetto per aggredire in transizione negativa, recuperare palla nella metà campo avversaria e generare ripartenze immediate. Non è un’ala “pigra”, ma un lavoratore totale della fascia.

4. Esperienza in Ligue 1 e spirito internazionale

Weah conosce già il campionato francese grazie all’esperienza al Lille, dove ha giocato da titolare nel sistema offensivo di Galtier. Questo gli permette di ambientarsi immediatamente, portando anche un bagaglio internazionale fatto di presenze in Champions League, Serie A e con la Nazionale statunitense.

5. Mentalità e fame di riscatto

Dopo due stagioni altalenanti alla Juve, Weah arriva con grande motivazione, voglioso di rilanciarsi in un ambiente dove può sentirsi importante e valorizzato. De Zerbi sa come tirare fuori il meglio dai giocatori in cerca di conferme, trasformandoli in protagonisti assoluti, come già fatto con Mitoma, Estupiñán e Trossard al Brighton.

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