Roberto Mancini, CT dell’Italia, ha parlato in vista del doppio impegno contro Bosnia e Olanda. L’obiettivo, ha sottolineato il tecnico marchigiano, è la finale di Nations League.
In attesa di rivedere in campo la Serie A che dovrebbe ripartire il prossimo 19 settembre, l’attenzione dei tifosi italiani si sposta sull’Italia di Roberto Mancini che venerdì 4 e lunedì 7 settembre sarà impegnata nelle prime due sfide valevoli per la fase a giorni della Nations League 2020-2021 contro Bosnia e Olanda.
Due sfide per le quali il tecnico marchigiano ha chiamato a raccolta 35 giocatori che, dopo essersi sottoposti agli esami medici di rito, che hanno attestato la negatività al Covid-19 di tutti gli elementi, hanno iniziato ad allenarsi tranquillamente nel centro sportivo federale di Coverciano. L’obiettivo è quello di iniziare bene contro due avversari molto forti. E a chi gli ha chiesto il perché di così tante convocazioni, Mancini ha risposto:
Non conosciamo le condizioni dei ragazzi. Farò la formazione anche in base ai test, ma un calciatore di qualità fa la sua parte anche se non al meglio.
Il tecnico di Jesi ha quindi fissato gli obiettivi della sua Nazionale, sottolineando anche la triste assenza del pubblico durante i match.
Oggi riparto ancora più carico, voglio vedere la mia Nazionale giocare bene e arrivare in finale di Nations League, anche in ottica ranking. Sono molto contento di essere tornato a Coverciano. Come vedo il calcio ai tempi del coronavirus? Abbiamo bisogno prima di tutto del pubblico. Questo sport è fatto per la gente e mi auguro quindi che si possa tornare alla normalità al più presto.
Parlando dello stile di gioco dell’Italia che torna in campo dopo 10 mesi dall’ultima volta (dal 9-1 all’Armenia del 18 novembre 2019), Mancini ha poi annunciato che l’ossatura della squadra sarà, in linea di massima, sempre la stessa.
La squadra ha sempre una sua ossatura e un suo stile di gioco, poi possiamo cambiare qualcosa in base ai calciatori a disposizione. Verratti e Jorginho? Marco è un giocatore importante per noi. Jorginho invece dovrebbe arrivare domani (oggi ndr), ma non sappiamo ancora le sue condizioni. Se dovremo cambiare qualcosa, cercheremo di farlo senza fare danni.
Il commissario tecnico jesino ha infine chiarito la sua posizione in merito a presunti contatti con club che lo avevano visto lontano dalla panchina dell’Italia nei mesi scorsi e addirittura in contrasto con il presidente della FIGC, Gabriele Gravina.
Quest’estate non mi ha cercato nessuno. Ho iniziato questo lavoro due anni fa, abbiamo fatto bene finora e spero di migliorare ancora. Tra me e il presidente Gravina non è cambiato niente.
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