L’esclusione da parte di Frank De Boer ha fatto scoppiare il caso Marcelo Brozovic
Una vittoria per svoltare, una vittoria per tornare a sognare. I tre punti conquistati in casa contro la Juventus valgono molto di più di una semplice vittoria, perché vincere il derby d’Italia regala sempre prestigio e un nuovo panorama. Ma, soprattutto, mette la parola fine alle critiche attorno a Frank De Boer, che ora potrà lavorare con maggiore serenità in vista delle prossime partite.
Ma non sempre una vittoria regala solo soddisfazioni e sorrisi. Infatti, ha fatto molto rumore la decisione del tecnico olandese di escludere dalla lista dei convocati Marcelo Brozovic. Secondo la società, almeno da comunicato ufficiale, la scelta è stata per motivi comportamentali, ma sia il giocatore, sia l’agente, hanno smentito tale affermazione, spiegando che il centrocampista croato non ha avuto problemi con De Boer e si è presentato a tutti gli allenamenti con largo anticipo.
La sensazione, in realtà, è che la decisione di De Boer sia stata più tecnica e tattica, che comportamentale. Infatti, Brozovic è stato tra i peggiori nella clamorosa debacle contro l’Hapoel Beer Sheva, non essendo stato capace di gestire il gioco e risultando assolutamente inesistente anche in fase difensiva. Era una prova per il croato, che ha fallito miseramente la chance concessa e dovrà quindi lavorare alacremente per tornare tra i titolari del tecnico olandese.
Inoltre, il caso Brozovic va di pari passo con il mercato. Infatti, in estate l’Inter ha rifiutato tutte le offerte ricevute, anche quelle da parte di Juventus e Chelsea, arrivati ad offrire anche cifre importanti, sui 30 milioni di euro, pur di strappare il croato ai nerazzurri. L’agente del giocatore ha quindi chiesto il rinnovo del contratto e la trattativa va avanti già da diverse settimane. Ma, nelle idee del croato, c’era la volontà di cambiare squadra.
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