Inter-Atalanta 2-2, voti e pagelle: Barella leader, Dzeko c’è. Male Chala, Handa da horror

L’Inter pareggia 2-2 contro l’Atalanta nel big match della 6°giornata di campionato. A San Siro, nerazzurri avanti con Lautaro Martinez dopo cinque minuti di gioco, ribaltati nel giro di otti minuti nel primo tempo da Malinovskyi e Toloi. Dzeko pareggia nella ripresa, Dimarco sbaglia il rigore della vittoria a cinque dal termine. Inter a quota 14 punti in classifica.

Inter-Atalanta 2-2

Inzaghi conferma lo stesso 11 iniziale di Firenze, con Handanovic tra i pali, Bastoni, de Vrij e Skriniar in difesa. Centrocampo con Calhanoglu, Brozovic e Barella con Perisic e Darmian sulle fasce. Dzeko e Lautaro davanti.

Gasperini sceglie Demiral al posto di Djimsiti in difesa e Zappacosta per Maehle a destra. Pessina e Malinovskyi a supporto di Zapata.

L‘Inter parte forte e impone un altro ritmo alla Dea. Giro palla veloce e molto spazio sulla trequarti, dove l’Atalanta soffre nel registrarsi in copertura. I nerazzurri di casa ne approfittano subito e al 5′ minuto di gioco trovano il vantaggio. Bel lavoro di Dzeko a centrocampo che riesce a proteggere e scaricare il pallone sulla destra a Barella, cross teso dentro l’area a trovare Lautaro che col destro al volo batte Musso.

L’Inter conferma i suoi punti di forza come una coerenza tattica ben definita, un gioco più propositivo a centrocampo e una difesa che riesce a coprire bene. Soffre però dei soliti difetti già visti in queste prime giornate di campionato.

La costruzione dal basso continua ad essere troppo faticosa, Brozovic è solo nell’iniziare l’azione e Calhanoglu, o è troppo avanzato o si nasconde, ma non aiuta il croato ad uscire dalla pressione avversaria. Per quanto più offensiva, la manovra d’attacco interista manca in forza e velocità.

Dzeko si impegna e fa valere la propria tecnica, ma si associa poco con Lautaro ed è costretto a un lavoro troppo dispendioso per le sue caratteristiche. Continua anche a latitare anche la catena di destra, con un Darmian attento in fase di copertura ma che garantisce poco in quella di spinta.

In questo impasse soprattutto in mediana e nella difficoltà di uscire palla al piede dell’Inter, si inserisce l’Atalanta che dopo un avvio stentato esce dal guscio. La squadra di Gasperini cresce in pressione e fa male all’Inter nella zona della trequarti.

Alla mezzora arriva il pari. Bel lavoro di Zapata a difendere palla, scarico al limite dell’area per Malinovskyi che trova un sinistro potente e preciso che batte Handanovic. Atalanta che prende coraggio e ribalta i punteggio al 38′. Ancora Malinovskyi trova spazio sulla trequarti, sinistro respinto malissimo da Handanovic che serve Toloi a centro area, il difensore orobico deve solo spingere dentro l’1-1 con ci si chiude l’intervallo.

L’Inter approccia bene la ripresa, anche grazie a un’Atalanta meno arrembante e che Gasperini sceglie di abbassare ulteriormente togliendo due dei migliori in campo come Malinovskyi e Zapata per Ilicic e Piccoli. L’Inter mostra carattere e voglia, oltre che il solito buon gioco veloce e non si disunisce a livello tattico.

Musso para a Vecino il possibile pari, Lautaro sbaglia un gol fatto, ma il 2-2 arriva al 71′. Azione ben costruita sulla sinistra, Perisic per Barella che scarica in area per Dimarco, tiro parato da Musso che però non può nulla sul tap-in sotto misura di Dzeko.

Negli ultimi minuti la partita diventa concitata. Minuto 85 e fallo di mano di Demiral che commette fallo da rigore nell’anticipare Dzeko. Dagli 11 metri va Dimarco che colpisce in pieno la traversa, mancando il match ball. Sul rovesciamento di fronte, incredibile 2-3 dell’Atalanta che colpisce con Piccoli, ancora con la complicità di Handanovic. Il VAR però interviene e annulla il gol.

Finisce in parità. L’Inter ha rischiato di vincerla, ma anche di perderla. Probabilmente il pari non scontenta troppo nessuno.

I nerazzurri confermano di avere carattere e mentalità e di poter contare su un gioco propositivo e un identità tattica collaudata, oltre che da un’ottima organizzazione difensiva, al netto dei gol subiti oggi. Si mantengono anche i difetti: la fatica a costruire dal basso, una fascia destra ancora da scoprire e da assegnare e un attacco che ancora deve innovarsi e trovare la giusta amalgama coi nuovi interpreti.

Voti e pagelle

TOP INTER

Barella, 7: Ormai leader del centrocampo nerazzurro, alla solita quantità e impegno profuso in questo inizio stagione ci mette anche la qualità. Quinto assist in sei giornate e sempre presente nella lotta, rimane lucido e propizia anche il secondo gol.

Dzeko, 7: è ancora costretto a un lavoro che non dovrebbe fare. Si abbassa a cucire gioco da regista offensivo, ma è un lavoro tanto dispendioso e a volte perde in lucidità sotto porta. Lui però c’è sempre e al 71′ firma il pari con un colpo da attaccante opportunista. Il problema sta che la squadra deve cambiare la manovra d’attacco per aiutarlo.

FLOP INTER

Handanovic, 4: Dopo la buona prestazione di Firenze, oggi un altro tracollo. I verità l’Inter non subisce troppo nella partita, a parte quegli minuti di black out nel primo tempo dove l’Atalanta ribalta il punteggio. Imparabile la bomba di Malinovksyi sul primo gol, ma sul vantaggio di Toloi ha tutte le colpe. Assurda respinta centrale su un altro mancino dell’ucraino, e assist involontario a Toloi che segna. E al 87′ il colpo di teatro: si trascina in porta il tiro di Piccoli che avrebbe detto 2-3 Atalanta. Il VAR lo salva, ma forse c’è un problema portiere piuttosto palese.

Chalanoglu, 5: L’impegno e la voglia di applicarsi nel nuovo ruolo e schema sono da lodare, così come corsa e volontà di sbattersi. Ma sono troppi gli errori tecnici, che non si possono concedere nella una zona di campo che occupa. Poco determinante in fase offensiva e soprattutto continua a non supportare Brozovic nella fase di costruzione e uscita pressing avversario. Una delle chiavi da risolvere al più presto nella nuova Inter.

TOP ATALANTA

Malinovskyi, 7: Esce un po’ inspiegabilmente a metà ripresa e infatti poi l’Atalanta non crea più nulla, il trequartista ucraino era stato un fattore nel primo tempo. Dopo i primi 25 minuti di confusione, trova la posizione e da solo ribalta l’Inter. Alla mezzora pesca un mancino dei suoi dalla trequarti e fulmina Handanovic, 8 minuti più tardi ancora colpisce Handanovic che para, ma regala la palla del 1-2 a Toloi. Ottimo match di un giocatore con grandi qualità.

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