Dopo due settimane di quarantena 7 calciatori dell’Inter hanno lasciato Milano e sono rientrati in patria. Il tutto sotto piena autorizzazione del club.
Superati i 15 giorni di isolamento obbligato, dettato dalla scoperta della positività di Rugani al coronavirus pochi giorni dopo Juventus-Inter, Handanovic, Brozovic Eriksen, Lukaku, Godin, Young e Moses sono rientrati nelle rispettive nazioni.
Per ora sono solo 7 i nerazzurri che hanno scelto di tornare nella propria patria, per affrontare quella che ad oggi è una vera e propria emergenza globale. Il tutto, chiaramente, sotto piena autorizzazione societaria.

La scelta di tornare ognuno al proprio paese, inoltre, fa già intendere da sé che le tempistiche legate ad un ipotetico ritorno in campo per gli allenamenti sono più lunghe di quanto si possa immaginare.
Infatti, come previsto dalle norme per tutti coloro che rientrano dall’Italia, i calciatori suddetti dovranno trascorrere un altro periodo di isolamento di 14 giorni nelle proprie case, per evitare al massimo qualsiasi tipo di propagazione del contagio.
Conte, però, non ferma i propri piani è da stacanovista qual è ha già dettato un programma di lavoro a tutti i suoi calciatori, per far sì che, in caso di ritorno in campo, possano mantenere una forma fisica più che dignitosa.
Orazio Redi
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