L’integrazione dell’intelligenza artificiale nei motori di ricerca è diventata centrale nelle strategie dei big tech, e Google non fa eccezione. Con il rilascio di AI Overviews nel 2024, gli utenti hanno potuto ricevere risposte generate dall’AI direttamente sulla pagina dei risultati, riducendo la necessità di cliccare sui link originali. Sebbene questa funzionalità migliori l’esperienza degli utenti, ha scatenato forti critiche da parte di editori, giornali e creatori di contenuti, sempre più penalizzati nella raccolta di traffico organico.
Un danno per l’editoria digitale

I publisher dipendono fortemente dal traffico proveniente dai motori di ricerca per generare entrate pubblicitarie e acquisire nuovi lettori. Tuttavia, con le AI Summary che rispondono direttamente alle domande degli utenti, le visite ai siti web sono crollate. Molti sostengono che Google, pur usando contenuti di terze parti per addestrare i propri modelli, non stia restituendo il valore agli autori originali.
La risposta di Google: nasce Offerwall
Per contrastare la crescente perdita di fiducia e provare a ristabilire un equilibrio con l’ecosistema editoriale, Google ha annunciato Offerwall, una nuova funzione gratuita integrata in Google Ad Manager. L’obiettivo è quello di aiutare gli editori a monetizzare il proprio contenuto, anche in un contesto dove il traffico diretto si riduce.
Con Offerwall, gli editori possono:
- Inserire un paywall o una richiesta di login per accedere a contenuti specifici
- Personalizzare le modalità di accesso, ad esempio chiedendo la registrazione o l’abbonamento
- Costruire relazioni dirette con i lettori, raccogliendo dati e fidelizzando il pubblico
Google ha testato Offerwall su migliaia di editori e aree geografiche prima del lancio globale. Il fatto che lo strumento sia completamente gratuito potrebbe rappresentare un’opportunità concreta per gli editori, soprattutto quelli più piccoli, che faticano a sostenere modelli di business basati solo sulla pubblicità.
Tuttavia, resta da capire se Offerwall potrà compensare realmente il calo di visibilità causato dagli AI Overview. In molti casi, infatti, gli utenti non vedranno neppure il link alla fonte, trovando già tutto ciò che cercano nel riepilogo AI.
Il futuro dell’informazione online è in bilico
Google sembra consapevole del rischio di impoverire l’ecosistema informativo e con Offerwall prova a lanciare un segnale distensivo. Ma sarà sufficiente? L’evoluzione dell’AI nei motori di ricerca sta modificando radicalmente il modo in cui le persone accedono alle informazioni, e gli editori dovranno adattarsi rapidamente, cercando nuovi equilibri tra visibilità, monetizzazione e controllo del proprio contenuto. In un mondo dove l’intelligenza artificiale filtra e sintetizza il sapere, resta aperta una domanda fondamentale: chi controllerà davvero l’accesso alla conoscenza?
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