A volte nel calcio si abusa della parola favola. Leggiamo di favole in tutto il Mondo, per ogni gol realizzato che abbia una storia commovente dietro, per ogni minuto regalato a un ragazzo giovane, e a volte queste favole diventano solo storie da dimenticare, o facilmente dimenticabili. Ma non sembra questo il caso del baby genoano Pietro Pellegri, che ieri ha realizzato una doppietta inutile ai fini del risultato (Genoa-Lazio 2-3) ma che gli ha permesso di entrare nella storia.
Come se non fosse bastato al prodigio di Pegli segnare nella giornata più emozionante della storia della Roma, quando l’Olimpico si era riempito per dare l’addio a Francesco Totti, ed invece ha assistito alla prima rete di Pellegri in A. Pellegri, realizzando il suo secondo e terzo gol in Serie A proprio ieri contro la Lazio (un’altra romana), è diventato così, a 16 anni e 112 giorni, il più giovane calciatore a realizzare una doppietta nella massima serie (battendo il precedente primato stabilito da Silvio Piola a 17 anni e 104 giorni nel 1931). Oltre a questo traguardo incredibile, pensando solo a quanto tempo è passato dal 2017 al 1931, è diventato il primo giocatore del nuovo millennio a segnare una doppietta nel campionato italiano e nei maggiori cinque campionati europei.
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